Nei pressi di un bar di Casalgrande gestiva l’illecita attività di spaccio a favore dei clienti che, probabilmente dietro appuntamento su WhatsApp, lo raggiungevano il “solito posto” dove attendevano l’arrivo del presunto pusher. Attraverso scambi fugaci droga-danaro dal finestrino si concretizzava l’attività di spaccio. Questa l’ipotesi investigativa dei carabinieri della tenenza di Scandiano che, nel pomeriggio di ieri, al culmine di un mirato servizio di osservazione, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti hanno tratto in arresto un cittadino nordafricano di 25 anni, residente a Casalgrande, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

L’attività ha portato al sequestro di circa 2 etti di droga tra hashish e cocaina, oltre 1.000 euro ritenuti provento dello spaccio, due smartphone considerati essere utilizzati per i contatti con i clienti e un bilancino di precisione. Veniva inoltre segnalato quale assuntore un 35enne di Casalgrande che aveva appena acquistato dello stupefacente, previo appuntamento su WhatsApp. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

Da alcuni giorni i carabinieri scandianesi avevano modo di notare che l’uomo, alla guida della sua autovettura, si recava nei pressi di un bar di Casalgrande dove aveva fugaci incontri con sconosciuti, ricondotti ad una possibile attività di spaccio. Per questo motivo i militari decidevano di monitorare il parcheggio, dove nel pomeriggio di ieri l’uomo giungeva incontrandosi con uno sconosciuto dal quale riceveva dei soldi consegnandogli un involucro. I carabinieri intervenuti bloccando i due con il cliente che consegnava due grammi di hascisc appena acquistati mentre il conducente dell’auto lanciava dal finestrino un involucro che recuperato risultava contenere 90 grammi di hascisc.

Il nordafricano alla luce della flagranza di reato veniva sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di 40 dosi di cocaina del peso di oltre 25 grammi, che occultava nelle tasche dei pantaloni, dove possedeva anche oltre 1.000 euro in contanti sequestrati unitamente ai due smartphone posseduti. All’interno del veicolo venivano rinvenute ulteriori 11 dosi di cocaina del peso di oltre 30 grammi e un panetto di cocaina del peso di 30 grammi circa. A casa dell’uomo i militari rinvenivano ulteriori 26 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e materiale idoneo per il confezionamento delle dosi. Il cliente fermato sentito dai carabinieri riferiva aver avuto contatti con il presunto pusher su WhatsApp il quale gli aveva scritto di ritrovarsi “al solito posto” ovvero al parcheggio del bar monitorato dai carabinieri. Acquisti tali elementi l’uomo veniva condotto in caserma ed arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.