Nei giorni scorsi un gruppo di Top Manager di Coesia – Gruppo di aziende specializzate in soluzioni industriali e di imballaggio altamente innovative – provenienti da diversi Paesi extraeuropei hanno visitato il Blocco Operatorio dell’Ospedale Civile di Baggiovara per conoscere l’eccellenza tecnologica applicata alla chirurgia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, con una particolare attenzione alla Sala Ibrida e al Robot da Vinci. Nel 2022, le due piattaforme robotiche dell’Azienda – quella al Policlinico di Modena e quella all’Ospedale Civile – hanno effettuato, complessivamente 512 interventi. Al 31 maggio 2023 gli interventi complessivi sono già 233. Dal 2019 a oggi la Sala Ibrida ha ospitato un totale di 2650 interventi chirurgici, di cui 490 in regime di emergenza-urgenza.

«È significativo e ci riempie di soddisfazione – ha commentato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, Claudio Vagniniche il management di un gruppo così importante abbia scelto la nostra Azienda come simbolo di eccellenza tecnologica della nostra città. Come Sanità pubblica non possiamo che essere orgogliosi di rappresentare un modello. Per ragioni logistiche si è scelto di invitare i manager a Baggiovara ma abbiamo presentato tutta la piattaforma chirurgica dell’Azienda che è incardinata su entrambi gli ospedali».

I top manager sono giunti a Baggiovara verso le 19,00 e sono stati accolti dal Andrea Lombardi in rappresentanza della Direzione Sanitaria e dei professionisti dell’Ospedale Civile: Maria Antonietta Fanigliuno dell’Anestesia e Rianimazione diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini, Salvatore Micali (Direttore della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in Urologia), Micaela Piccoli (Direttore della Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie), Roberto Silingardi (Direttore della Chirurgia Vascolare), Silvia Zivieri (Coordinatore Infermieristico Responsabile Piattaforma sale operatorie AOU di Modena), Umberto Filippi (Coordinatore Infermieristico del Blocco Operatorio dell’Ospedale Civile), Roberta Zanin, dirigente della direzione delle professioni sanitarie. Con loro Federico Silipo dell’Ingegneria Clinica e alcuni collaboratori delle strutture coinvolte. Dopo una breve introduzione in Sala P. Vecchiati, i professionisti hanno accompagnato i manager a visitare le sale operatorie con particolare attenzione al Robot Da Vinci e alla Sala Ibrida.

«È stupefacente vedere come si sia riusciti a coniugare la grande capacità del fare dei medici con le tecnologie robotizzate – ha detto l’Amministratore delegato della divisione IMS del Gruppo Coesia, Valerio Soli –. È sicuramente un conforto anche per noi sviluppatori di tecnologie avere una prova concreta di quanto il nostro lavoro possa essere utile a una missione sociale come quella che viene portata avanti ogni giorno in ospedale. Ancora di più a Modena, una piccola realtà ma già molto avanti nello sviluppo tecnologico medico e assistenziale dei pazienti. Abbiamo avuto modo di visitare una realtà di eccellenza che ci rende orgogliosi di essere industrialmente parte di questo territorio».

Chirurgia robotica: il Robot Da Vinci

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena è dotata di due sistemi robotici Da Vinci, uno al Policlinico di Modena e l’altro all’Ospedale Civile di Baggiovara che consento di effettuare chirurgia di alta precisione mini-invasiva. In entrambi i casi si tratta dell’ultima versione di una piattaforma entrata nel mercato a inizio degli anni 2000 e utilizzata presso l’Ospedale di Baggiovara fin dal 2005.

L’attuale sistema – il Da Vinci Xi – è stato installato a Baggiovara NEL 2020 e al Policlinico nel 2021. Si tratta di due piattaforme identiche, con la sola differenza che quella di Baggiovara ha una seconda consolle didattica.

Nel 2022, le due piattaforme robotiche hanno effettuato, complessivamente 512 interventi. Al 31 maggio 2023 gli interventi complessivi sono già 233.

Nel corso del 2022 presso l’Ospedale di Baggiovara sono stati eseguiti 223 interventi di Chirurgia generale, 152 di Urologia, 17 di Ginecologia. Al 31 maggio 2023, sono stati eseguiti 107 interventi di Chirurgia generale, 56 di Urologia e 8 ginecologia.

Al Policlinico di Modena, nel 2022, sono stati eseguiti 100 interventi di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica, 1 di Otorinolaringoiatria 1 di Chirurgia pediatrica 18 di Ginecologia. Al 31 maggio 2023 sono stati effettuati 53 interventi di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica, 2 di Otorinolaringoiatri e 7 di Chirurgia Pediatrica. È importante segnalare che tra gli interventi di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica figura anche l’attività trapiantologica – di fegato e di rene – sia per quanto riguarda il prelievo da donatore vivente, sia per quanto riguarda il trapianto nel ricevente.

Sala Ibrida: funzioni, potenzialità, componenti e localizzazione

La sala ibrida è una sala operatoria ad altissima tecnologia che include apparecchiature diagnostiche dedicate. Nella sala così allestita si possono eseguire procedure chirurgiche e contestualmente effettuare una diagnosi immediata con possibilità di controlli e verifiche dell’andamento dell’intervento, senza spostare il paziente. Questo consente di agire con più precisione, tempestività e sicurezza sul paziente, in quanto l’intervento chirurgico può essere adattato all’evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale. La sala è pensata per essere compatibile con tecniche chirurgiche multidisciplinari e sempre meno invasive, cioè basate su piccole incisioni chirurgiche con conseguente riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente.

Ad usufruire oggi di questa Sala sono gli specialisti di Chirurgia Vascolare, Neurochirurgia, Chirurgia generale, d’Urgenza e Nuove tecnologie, Urologia, Endoscopia Digestiva, Emodinamica e Ortopedia. Per sua stessa natura, la Sala Ibrida è particolarmente predisposta per interventi di Chirurgia vascolare, la quale rappresenta l’ambito prevalente di utilizzo.

Venendo ai numeri, dal 2019 a oggi la Sala Ibrida ha ospitato un totale di 2650 interventi chirurgici, di cui 490 in regime di emergenza-urgenza. Il dato è progressivamente andato ad aumentare, partendo dai 409 interventi del 2019 fino ad arrivare ai 630 del 2020, 675 del 2021 e 694 del 2022. Soltanto nei primi 5 mesi di quest’anno sono stati eseguiti 360 interventi, segnale che questo trend continua nel segno della crescita e del pieno utilizzo di questo ambiente di eccellenza per la sanità modenese.