È successo, come noto, nel paese dell’appennino bolognese alcuni giorni fa. Il cane era chiuso nel bagagliaio dell’auto, nelle ore più calde della giornata, e a nulla è servito l’intervento dei Carabinieri allertati da una persona che aveva visto il cane sofferente attraverso il vetro. Nonostante il soccorso dei militari, l’animale è morto poco dopo essere stato estratto dal veicolo. Rintracciata la proprietaria, avrebbe affermato di aver dimenticato il cane in macchina mentre era uscita a fare delle commissioni.

Come è possibile che succedano ancora cose come questa nel 2023, nonostante tutte le campagne di sensibilizzazione che si fanno sull’argomento e le notizie che da anni ormai riportano casi di questo tipo? Sinceramente faccio fatica a credere alla dimenticanza, credo si tratti piuttosto di negligenza e superficialità. A volte magari una persona pensa che tanto starà via poco, che non è rischioso, e invece bastano davvero pochi minuti perché l’abitacolo dell’automobile diventi un forno in grado di uccidere, come in questo caso. Ormai le temperature sono alte e non ci si può permettere di correre un simile rischio, anche se la macchina è parcheggiata all’ombra o se i finestrini sono lasciati parzialmente aperti. Con il caldo di questi giorni non sono misure sufficienti per tutelare la vita e il benessere dei nostri amici animali”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

LNDC Animal Protection sporge denuncia perché è importante che tutti capiscano che non si può agire con leggerezza e che i nostri pet sono membri della famiglia che vanno trattati con attenzione, rispetto e cura. Allo stesso tempo, invita tutti i cittadini a segnalare tempestivamente alle forze dell’ordine le situazioni di questo tipo affinché possano intervenire rapidamente e salvare gli animali rinchiusi in queste trappole mortali. I colpi di calore possono, come in questo caso, essere mortali o comunque lasciare segni importanti nella salute dell’animale.