Le segreterie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil esprimono grande soddisfazione e ringraziano tutte le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici per l’importante risultato dello sciopero del 7 luglio scorso.

Le metalmeccaniche ed i metalmeccanici hanno risposto in massa alla chiamata allo sciopero proclamato da Fim, Fiom e Uilm nazionali per il giorno 7 luglio in tutto il Centro Nord e che nella giornata di ieri, lunedì 10 luglio, ha interessato anche le regioni del Centro Sud.

“Uno sciopero di avvertimento, alle imprese e al Governo – affermano i sindacati –

Il futuro dell’industria manifatturiera di questo Paese è a rischio se non si avviano immediatamente confronti seri e serrati capaci di trovare opportune soluzioni di sviluppo.

La transizione ecologica e digitale è in corso, non è solo una previsione e questo Paese che fin qua ha lasciato fare le politiche industriali alle imprese, al capitale, al profitto rischia di esserne vittima.

Sono necessari politiche industriali e investimenti adeguati a supportarle.

Le lavoratrici ed i lavoratori lo hanno compreso bene e nelle fabbriche, tra gli operai modenesi, abbiamo registrato punte di adesione al 95%, con totali blocchi della produzione. Le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici hanno voluto lanciare l’allarme, tocca al Governo ed alle imprese coglierlo”.

Durante il presidio che si è tenuto davanti alla prefettura di Modena sono stati ricevuti i segretari di Fim Fiom e Uilm e la Prefettura si è impegnata a trasmettere le istanze dei lavoratori modenesi. Lavoro sicuro, lavoro stabile, lavoro come fonte di ricchezza e sostenibilità di un intero sistema paese.