Prendiamo un musicista, una jazzista, che sta improvvisando e ascoltiamo le melodie che vengono composte nello stesso momento in cui sono eseguite. Una nota dopo l’altra, ogni suono segue il precedente.
Ora, tra uno di questi suoni ed il successivo, fermiamo il tempo.
Quale sarà la nota che eseguirà ora il musicista, con quale timbro, con quale intensità, in quale registro?

Le possibilità sono letteralmente infinite, la melodia potrebbe continuare in migliaia, milioni, miliardi di modi differenti: siamo all’apice dell’indeterminazione.
Ora facciamo ripartire lo scorrere del tempo.
Tra tutte le possibili note, in quell’esatto momento, il musicista sceglie proprio e solo quel suono, con quelle specifiche e determinate caratteristiche. Tutte le possibili scelte, le infinite possibilità che avrebbero potuto essere, collassano in quella precisa nota, in quel preciso suono.
La nostra vita si basa in ogni istante su questo preciso meccanismo: dagli atomi che compongono la materia, al nostro quotidiano.
Sostanzialmente, quando ascoltiamo jazz, stiamo ascoltando il suono della nostra stessa esistenza.
Il quintetto propone l’interpretazione di composizioni dal grande repertorio hard bop, alternate a brani originali.

Venerdì 28 luglio alle 21.30 – Guastalla, Piazza Mazzini

Simone Copellini Bohr 4tet feat. Chicco Montisano

Simone Copellinitromba
Chicco Montisano, sax
Luca Savazzi, piano
Gianluca Lione, basso
Enrico Smiderle, batteria