Come anticipato sul proprio profilo Facebook, nella giornata di lunedì 7 agosto, il sindaco di Finale Emilia Claudio Poletti, ha inviato, tramite posta certificata, una lettera al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al commissario alla ricostruzione post alluvione generale Francesco Paolo Figliuolo, per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale.

“Gentile Presidente del Consiglio – inizia la lettera del primo cittadino di Finale Emilia – sono il sindaco di un comune emiliano che fu epicentro del sisma del 20 maggio 2012, i cui cittadini conoscono bene il significato di ‘emergenza’ e ‘ricostruzione’. Due termini che, con gli eventi climatici del 22 luglio scorso, sono tornati in grande evidenza: non che fossero mai stati dimenticati, visto che nel nostro territorio siamo ancora impegnati in una ricostruzione post terremoto piuttosto complicata, soprattutto per quanto riguarda la parte pubblica. Ora la grave situazione causata dal recente maltempo rischia di rendere ancora più difficile la già problematica situazione in cui ci troviamo”.

Il sindaco ha poi brevemente ricordato come, nel territorio di Finale Emilia e nei comuni vicini, alla grandinata di sabato 22 luglio che ha provocato enormi danni, abbia fatto seguito un nuovo temporale nella serata del 4 agosto che ha aggravato ulteriormente la situazione già molto compromessa in numerosi edifici del patrimonio comunale, in particolare palestre e scuole. Strutture che oggi sono inagibili e per le quali si sta provvedendo alla conta dei danni, sicuramente superiori a 1,5 milioni di euro.

“Fondi che l’amministrazione comunale non ha nelle proprie disponibilità – si legge nella lettera del sindaco – e che possono arrivare solo con il riconoscimento, da parte del Suo Governo, dello Stato di Emergenza Nazionale anche per questi territori emiliani così martoriati, negli ultimi anni, da fenomeni naturali estremi. Anche i privati cittadini e le imprese sono alle prese con danni ingenti: famiglie rimaste senza mezzi di trasporto, case e aziende con tetti, vetrate, tapparelle, cappotti termici e pannelli fotovoltaici danneggiati”. Pur potendo contare, in un certo numero di casi, su coperture assicurative che riconoscono rimborsi, sottolinea Poletti, resta il timore che molte delle vittime di questi eventi atmosferici possano non essere in grado di sopperire con proprie risorse al pieno recupero delle abitazioni e delle strutture aziendali danneggiate.

“Con questa lettera – conclude la missiva del sindaco – mi affianco alle tante richieste, che immagino Le siano arrivate, affinché, attraverso il riconoscimento dello Stato di Emergenza Nazionale, sia possibile arrivare in tempi brevi a disporre di fondi per il patrimonio pubblico e di adeguati ristori per i cittadini, le aziende, le associazioni vittime di danni”.