Rinasce e riapre al pubblico il Teatro del Popolo di Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena. Un importante luogo di cultura e aggregazione, danneggiato dal sisma del 2012, che ritorna alla comunità dopo le opere di ripristino e miglioramento sismico, di restauro degli elementi architettonici e dell’impiantistica: uno spazio non solo rinnovato e sicuro, ma anche una struttura moderna e versatile.

Il Teatro del Popolo, soggetto a vincoli di tutela, è stato inserito nel Programma delle opere pubbliche e beni culturali per la realizzazione di un intervento di miglioramento sismico con un importo di 4 milioni e 248 mila euro: 2,9 milioni di euro dalla Regione attraverso la programmazione della gestione commissariale, insieme al co-finanziamento derivante da fondi assicurativi per 933 mila euro, 382mila dell’Ente e 40mila euro da donazione della Città Metropolitana di Torino.

Il Teatro riaprirà le porte alle associazioni culturali, alle scuole, agli studenti e alla cittadinanza e, grazie ad Ater Fondazione, produzioni artistiche nazionali e internazionali torneranno a fare tappa a Concordia. Con la nuova gestione affidata proprio ad Ater saranno in scena spettacoli di prosa, musica e danza, a comporre una prima stagione teatrale con proposte che si rivolgono a differenti tipologie di pubblico.

“Dopo aver concluso la ricostruzione di abitazioni, scuole, imprese e attività economiche, siamo davvero sulla strada del completamento degli interventi anche sulla parte pubblica e del patrimonio culturale, spesso vincolata a norme di tutela- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. Spazi e luoghi simbolo della cultura, del civismo, dell’identità delle comunità locali che siamo orgogliosi di contribuire a ristrutturare e restituire alla collettività. Anche qui a Concordia c’è un esempio di collaborazione istituzionale e di solidarietà, con anche il privato coinvolto, elementi che hanno caratterizzato tutta la ricostruzione. Lo stesso spirito e lo stesso impegno condiviso coi quali, ne siamo convinti, l’Emilia-Romagna intende affrontare la rinascita dei luoghi colpiti dalle alluvioni del maggio scorso”.