Palazzi privi di ascensore. Scale troppo ripide. Porte d’ingresso nelle abitazioni troppo strette. Bagni poco funzionali e con spazi ristretti. Tutte situazioni di vita quotidiana che limitano fortemente o impediscono del tutto l’autonomia delle persone anziane o con disabilità.

Per supportare economicamente gli interventi edilizi per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche all’interno di condomini e appartamenti privati, la Giunta regionale ha dato via libera al riparto e all’assegnazione ai Comuni dell’Emilia-Romagna di un plafond finanziario che sfiora i 5,4 milioni di euro.

Si tratta di risorse provenienti dallo specifico Fondo nazionale e assegnate all’Emilia-Romagna per finanziare gli interventi ammissibili inseriti nelle graduatorie 2023 dei Comuni beneficiari, 319 in tutto da Piacenza a Rimini, la quasi totalità di quelli dell’Emilia-Romagna. Saranno poi le singole amministrazioni locali ad erogare ai privati le risorse.

“Siamo a fianco dei cittadini con disabilità o con gravi limitazioni funzionali nella ricerca delle migliori condizioni di autonomia e nella lotta quotidiana contro le barriere architettoniche- sottolinea l‘assessora regionale alla Programmazione territoriale, edilizia e politiche abitative, Barbara Lori-. Questa ulteriore tranche di finanziamenti è finalizzata ad agevolare gli investimenti dei privati per rendere le case sempre più funzionali e facili da vivere a maggior ragione per chi ha delle difficoltà motorie. Fondi che si vanno ad aggiungere alle risorse messe in campo dalla Regione per l’eliminazione degli ostacoli alla mobilità negli spazi e luoghi pubblici come piazze, strade e scuole. Quella contro le barriere architettoniche è una battaglia giusta e doverosa, una battaglia di civiltà, che da anni vede impegnata in prima linea la nostra Regione”.

 

Le domande accolte e la ripartizione provinciale dei fondi 

Con le risorse a disposizione quest’anno potranno godere del contributo 2.801 domande presentate alle amministrazioni locali entro il 1^ marzo scorso, con precedenza alle situazioni più gravi, cioè persone con invalidità al 100% e gravi problemi di deambulazione.

Questa la ripartizione provinciale dei contributi, con l’ammontare del finanziamento complessivo e il numero delle domande accolte per ciascuna provincia: Bologna (1.175.239,28 euro; 515 domande accolte); Ferrara (340.398,78 euro; 193); Forlì (565.162,76; 283); Modena (858.345,37;416); Parma (294.693,04; 179); Piacenza (271.897,44; 175); Ravenna (629.635,90;421); Reggio Emilia (651.735,47; 323) e, infine, Rimini (579.598,18; 296 domande accolte).

 

Gli interventi finanziabili

Per migliorare l’accessibilità negli appartamenti privati e nelle parti comuni dei condomini possono essere finanziati gli interventi di rimozione di gradini, installazione e adattamento di ascensori, montascale, elevatori servoscala, adeguamento di servizi igienici, sostituzione di arredi sanitari e allargamento di porte.

Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento dell’anno. Al 1^ marzo di ciascun anno i Comuni raccolgono le istanze ricevute e stilano la graduatoria, comprensiva delle richieste degli anni precedenti che non hanno potuto essere finanziate per mancanza di fondi.

Dall’inizio della scorsa legislatura (2015) ad oggi ammontano complessivamente a 61,7 milioni di euro le risorse messe in campo dalla Regione per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private e nelle parti condominiali comuni. Di questi circa 46,3 milioni di euro sono risorse statali e i restanti 15,4 milioni di euro fondi regionali.