Nella giornata odierna, la Polizia di Stato di Mirandola, ha denunciato in stato di libertà una coppia per il reato di truffa in concorso.

La vittima, residente a Finale Emilia, il 18 luglio scorso aveva sporto formale querela contro ignoti presso gli Uffici del Commissariato di P.S., in quanto attraverso un social network aveva acquistato un motore relativo ad un preciso modello di autovettura, ma una volta effettuato il pagamento del corrispettivo pattuito, pari a 2200 euro, attraverso bonifico bancario, gli era stato recapitato tramite corriere un motore diverso da quello pubblicizzato e per giunto privo di parti essenziali per il montaggio.

Il venditore, ricontattato dall’acquirente, si era discolpato adducendo quale scusa un errore nella spedizione e che avrebbe restituito la somma ovvero provveduto a inviare i pezzi mancanti, qualora la controparte fosse ancora interessata all’acquisto. Una volta accordatisi sulla seconda soluzione, il venditore non aveva più effettuato la spedizione, rendendosi irreperibile.

Personale del Settore Anticrimine del Commissariato di P.S. ha, pertanto, avviato una attività di indagine che ha permesso di risalire alla coppia, residente in provincia di Vibo Valentia, e di deferire entrambi all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa in concorso.