Inizieranno il prossimo 16 ottobre due corsi gratuiti di formazione rivolti alla dirigenza delle realtà sportive, nonché alle allenatrici e allenatori, staff tecnici, atlete e agli atleti per promuovere lo sport come portavoce di legalità, inclusione e parità di genere. L’iniziativa si svolge nell’ambito di LEA (Leadership Empowerment Academy), un progetto di Assist – Associazione Nazionale Atlete, realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna e con il patrocinio di Amnesty International Italia, che ha l’obiettivo di costruire una nuova governance del mondo sportivo.

I corsi sono due:

  • Lea senior (over 18): 10 lezioni on line di 90 minuti, in orario tardo pomeridiano/serale del lunedì
  • Lea junior (under 18): 6 lezioni on line di 90 minuti in orario serale del martedì.

Per partecipare non servono prerequisiti, ma è necessario inviare il proprio cv a lea.assist@gmail.com.

Coloro che seguiranno oltre il 60% dei corsi riceveranno un attestato di partecipazione. Il bando del Comune “Contributi per eventi e progetti per la promozione del sistema sportivo cittadino nel corso dell’anno 2024” terrà conto della partecipazione di più figure componenti delle società sportive ai corsi di formazione, in numero superiore a 5 presenze (anche in alternanza dei partecipanti) e alla frequenza della dirigenza e del presidente.

“Prosegue l’impegno del Comune sullo sport nei vari ambiti di intervento – sottolinea l’assessora allo Sport Roberta Li Calzi -. Se si vuole far crescere una determinata cultura sportiva l’obiettivo più importante è creare le condizioni affinché le persone che operano nelle nostre società sportive siano formate anche su tematiche che vanno oltre il gesto tecnico e la competenza specifica della disciplina che insegnano, come l’utilizzo di un linguaggio corretto e l’abbattimento di stereotipi.
Per questo motivo la frequentazione di questo importante corso di formazione sarà considerato come requisito per la partecipazione al bando sport del prossimo anno, in linea con i valori di accoglienza, inclusività e antidiscriminazione di cui vogliamo riempire sempre di più il sistema sportivo della nostra città, considerato anche che esso si svolge all’interno di impianti pubblici, quindi della collettività”.