Si chiama “Casa Pepoli” ed è il nuovo Gruppo Appartamento a Castiglione dei Pepoli in Via G. Pepoli, 12, nato grazie alla co-progettazione – innovativo strumento di amministrazione condivisa avviato dall’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese – tra Cooperativa Sociale Bologna Integrazione, Cooperativa Open Group e Anffas Bologna, oltre ad altri partner e sistema dei servizi sociali.

Il progetto è finanziato dal PNRR (missione 5 componente 2 della sottocomponente 1 “servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” del piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede progettualità per l’implementazione di investimento 1.2 – percorsi di autonomia per persone con disabilità), inserito nella programmazione dell’ambito territoriale sociale su forte stimolo del Comune di Castiglione dei Pepoli che ha messo a disposizione l’immobile. L’esperienza di autonomia avrà inizio il 16 ottobre p.v. e nel mese di novembre, anche in vista della celebrazione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, è previsto un momento inaugurale per avviare ufficialmente le attività.

L’iniziativa vedrà una commistione di attività volte alla promozione dell’autonomia e dell’indipendenza delle persone con disabilità intellettive coinvolte, attraverso la collaborazione di diverse figure sanitarie e non, che si occuperanno attraverso azioni mirate a:

  • Creazione di un progetto individualizzato e l’attivazione di sostegni – azione che sarà gestita in co- progettazione tra i tre enti coinvolti – si mira ad iniziare un percorso di acquisizione di competenze per la gestione del proprio spazio, tempo sia domestico sia di conoscenza del territorio e ad elaborare il documento in questione volto a definire il profilo di ogni persona, le attività in essere e quelle programmabili, gli obiettivi per ogni anno, verificabili a metà percorso annuale, gli indicatori e le strategie per il loro raggiungimento.
  • Stimolare le autonomie all’abitare e al processo di vita indipendente, che sarà gestita dalla singola Cooperativa Sociale Bologna Integrazione, vedrà attività graduali di avvicinamento mirate ad aumentare autonomie abitative e di vita indipendente ed il successivo inserimento delle persone con disabilità all’interno della struttura selezionata. In questa azione ci saranno degli interventi educativi/assistenziali e psicologici volti a promuovere inclusione sociale, socializzazione e relazioni con gli altri abitanti del gruppo appartamento al fine di consolidare i rapporti e altri interventi andranno a supporto delle attività di gruppo tra le persone con disabilità, i loro caregiver e familiari nel passaggio dal nucleo familiare al nuovo nucleo abitativo attraverso dei momenti di avvicinamento all’interno della struttura. In tale ottica ci saranno anche interventi supporto e assistenza anche a distanza attraverso l’uso di apparecchiatura di domotica, strumenti di comunicazione e videosorveglianza da remoto.
  • All’avvio in ambito lavorativo, gestito da Open Group – dove una figura educativa che, con il supporto di Lavorienta, si occuperà di numerose attività, come ad esempio stilare il bilancio delle competenze, costruire il curriculum, supportare i percorsi formativi individuali, i percorsi di formazione professionale, l’attivazione di tirocini formativi, ecc. Potranno anche essere svolti laboratori di gruppo per la formazione digitale di base e/o avanzata, incontri di mutuo-aiuto sul tema lavoro, simulazioni e role playing, ed è inoltre prevista una attività di scouting aziendale e un tutor che possa seguire e supportare la persona con disabilità nel percorso di inserimento lavorativo o tirocinio. Il progetto prevede anche caratteristiche innovative utilizzando strumenti di progettazione individuale basati sui modelli più evoluti di diagnosi clinica e di disabilità, di assesment e valutazione multidimensionale con un approccio bio-psico-sociale, adeguato e verificabile nel tempo, oltre che orientato agli esiti ed efficacia degli interventi.

Verrà data particolare rilevanza all’articolo 19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità “Vita indipendente ed inclusione nella società” che cita “… le persone con disabilità abbiano la possibilità di scegliere, su base di uguaglianza con gli altri, il proprio luogo di residenza e dove e con chi vivere e non siano obbligate a vivere in una particolare sistemazione”.

“Casa Pepoli rappresenta una nuova straordinaria iniziativa volta a contribuire alla promozione della vita indipendente e autonoma per le persone con disabilità” afferma Giandario Storace, presidente del capofila progettuale “un percorso che le coinvolgerà in prima persona a 360° insieme ai loro familiari e agli operatori e che siamo certi porterà a risultati straordinari per tutte le persone con disabilità che attraverso Casa Pepoli vedranno concretamente il loro diritto ad un vita il più possibile indipendente”.

“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di avere anche in appennino servizi di qualità per tutti i nostri cittadini. Negli ultimi anni sono nati o cresciuti tanti nuovi servizi per le persone disabili, e Casa Pepoli diventa un ulteriore salto in avanti. Il tema della vita autonoma e del Dopo di Noi sono al centro della nostra attenzione, e grazie al lavoro di squadra di tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di disabilità in appennino abbiamo saputo cogliere l’opportunità del PNRR per poter realizzare questo servizio, che per me è il coronomento migliore di 10 anni di attività da Sindaco di Castiglione.” Queste le parole di Maurizio Fabbri, Sindaco di Castiglione dei Pepoli e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

Giuseppe Argentieri, Presidente dell’Istituzione per la gestione dei servizi sociali dell’Appennino pensa che “La sfida per gli anni futuri sarà sempre di più quella di creare le condizioni perché le persone con disabilità possano gestire la loro vita con autonomia sempre crescente. Il forte spirito di collaborazione e di squadra che i nostri territori stanno esprimendo hanno l’obiettivo di portare ad un sempre minor isolamento dei nostri cittadini”

“Abbiamo lavorato tanto tutti assieme per raggiungere questo risultato importante per le persone che ne potranno usufruire e per le loro famiglie, un progetto che consente di superare il paradigma che guarda alla persona con disabilità solo come fosse un utente, consentendo invece di dare risposta alla persona, alle sue esigenze, ai suoi interessi ed alle sue potenzialità.” E’ infine il commento del Presidente del Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese Alessandro Santoni.