«Guardiamo questi dati con fiducia e positività, ma ora bisogna continuare a sostenere le attività con investimenti e formando lavoratori professionalmente qualificati per permettere alle strutture di mantenere uno standard elevato di qualità dell’offerta. Un’offerta che i gestori devono anche saper diversificare per rimanere sempre aggiornati e più vicini a ogni tipo di clientela».

Daniele Casolari, responsabile sindacale e delle categorie Lapam Confartigianato, analizza i dati emersi da una ricerca dell’ufficio studi dell’associazione sulle imprese operanti nei settori del commercio, turismo e pubblici esercizi. Come si evidenzia dall’indagine, al primo semestre 2023 si contano 8.373 imprese reggiane attive nel settore del commercio, equamente divise tra commercio all’ingrosso e commercio al dettaglio. Per quanto riguarda il comparto dell’alloggio e ristorazione a Reggio Emilia si contano 2.589 imprese.

Commercio, alloggio e ristorazione sono settori che risentono fortemente anche del flusso turistico del territorio. Durante i primi otto mesi del 2023, da gennaio ad agosto, nella provincia di Reggio Emilia si è registrata la presenza di 200 mila turisti, mentre il numero di pernottamenti ammonta a quota 500 mila. Rispetto ai primi otto mesi del 2022, nel 2023 il numero di turisti è aumentato del 6,8%, mentre quello di pernottamenti ha registrato un +4%. Il 72% dei turisti arrivati nell’area di Reggio Emilia è domestico, ossia rappresentato da altri italiani in visita alla città.

«Dopo il Covid, periodo critico per commercio, turismo e pubblici esercizi, le nostre imprese hanno avuto la forza di rialzarsi e di reagire – conclude Casolari –. Il periodo di chiusure è stato sfruttato per ammodernare i locali, ripensare l’offerta in vista di una ripartenza che, prima o poi, sarebbe avvenuta, e adeguarsi alle esigenze del cliente moderno. Adesso che il turismo è ripartito, le nostre attività sono pronte a ricevere clienti da tutto il mondo e da tutta Italia. Il fatto che, come emerge dai dati, vi sia una prevalenza di turisti italiani è significativo della qualità dell’offerta garantita dalle nostre strutture sul territorio. È per questo motivo che bisogna continuare a investire per rimanere attrattivi nei confronti di una clientela sempre più esigente e sempre più preparata. È fondamentale imparare, tra le altre cose, a diversificare l’offerta per rimanere sempre al passo con i tempi e adattarsi a nuove esigenze che nascono con il mutare del contesto e delle generazioni».