Si è tenuto questa mattina presso il Tecnopolo di Reggio-Emilia l’Ecoforum di Legambiente Emilia-Romagna, appuntamento annuale per discutere con gli attori protagonisti di economia circolare, smaltimento rifiuti e recupero di materie prime. La giornata è stata realizzata quest’anno con il supporto di Sabar, Aimag, Clara Spa, e con il patrocinio del Comune di Reggio-Emilia. Per l’occasione, nel pomeriggio è stato presentato il dossier Comuni Ricicloni 2023 su dati 2022 e sono stati premiati i comuni più virtuosi in materia di smaltimento rifiuti.
L’iniziativa, aperta dai saluti di Carlotta Bonvicini, assessore delle Politiche per la Sostenibilità del Comune di Reggio Emilia, e di Bokar Diop, presidente del Circolo Legambiente Reggio-Emilia, quest’anno si è concentrata su tre filiere di recupero dei rifiuti: i RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), il tessile e gli oli vegetali.
Nel corso della mattinata è intervenuto Antonio Pergolizzi, analista ambientale e co-autore dell’annuale rapporto Ecomafia, che ha puntato l’attenzione sulla prevenzione della riduzione del rifiuto e ha sottolineato come le filiere siano da gestire meglio per un maggior recupero di materia anche da destinare alle manifatture del nostro Paese.
Roberto Spiandorello, rappresentante di Clara SPA, ha presentato le esperienze nell’ambito della raccolta dei RAEE svolte all’interno del bacino gestito dall’azienda in provincia di Ferrara, a partire dalla sperimentazione per la raccolta di piccoli RAEE svolta presso l’Istituto Remo Brindisi di Lido degli Estensi in collaborazione con il Circolo Legambiente Delta del Po. “Il nostro territorio è molto vasto e la densità abitativa è molto bassa; il conferimento dei RAEE avviene attraverso varie modalità, dai centri di raccolta intercomunali, alle ecomobili, ai progetti speciali; adesso siamo a 4,6 kg ad abitante di RAEE, aspiriamo ad arrivare ai 6kg pro capite, e le proiezioni già ci indicano per il 2023 una crescita del 8,1% rispetto al 2022.”
Tommaso Campanile, presidente CONOE, ha presentato i dati relativi all’attività del consorzio nell’ambito del recupero degli oli vegetali domestici. “Il 95% dell’olio raccolto proviene da attività professionali, solo il 5% è quello raccolto dalle famiglie perché i Comuni ancora non hanno attivato sistemi di raccolta efficaci ed efficienti e manca anche la consapevolezza dei cittadini rispetto alla pericolosità del rifiuto. Attualmente la maggior parte dell’olio recuperato viene convertito in biodiesel, ma si stanno studiando altri possibili usi nell’ottica che in futuro i mezzi a combustione interna saranno sempre meno.”
I lavori della mattinata si sono conclusi con l’intervento di Paolo Carini (ATERSIR), rispetto al ruolo dell’Agenzia nell’ambito delle tre filiere di recupero approfondite, e Luca Piatto (responsabile area Rapporti col Territorio di CONAI), a proposito del sistema di gestione dei rifiuti da imballaggio e di valorizzazione dell’impegno degli enti locali.
FOCUS DOSSIER COMUNI RICICLONI EMILIA-ROMAGNA
Nel pomeriggio sono stati presentati i dati della XVI edizione di Comuni Ricicloni, presentato da Laura Brambilla, responsabile nazionale della campagna per Legambiente e Paola Fagioli di Legambiente Emilia-Romagna. Precedono la premiazione dei comuni più virtuosi gli interventi dei gestori Aimag e Sabar, tra i gestori primi in classifica per minor quantitativo di rifiuti pro-capite inviati a smaltimento nel 2022.
Nella categoria dei comuni sotto i 5000 abitanti, i premiati quest’anno sono stati Civitella i Romagna (FC), Maiolo (RN) e Borghi (FC) per la categoria di “Minor Quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto”, ancora Civitella di Romagna (FC), seguito da San Possidonio (MO) e Camposanto (MO) per la categoria “Minor Quantitativo di Rifiuto Indifferenziato”, e Mordano (BO), San Possidonio (MO) e Camposanto (MO) per la “maggior percentuale di Raccolta Differenziata”.
Per i Comuni tra i 5000 e i 25.000 abitanti, si aggiudicano il premio per il “Minor Quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto” Predappio (FC), Forlimpopoli (FC) e Meldola (FC). Per la categoria “Minor Quantitativo di Rifiuto Indifferenziato”, i premiati sono stati San Prospero (MO), Novi di Modena (MO) e Bomporto (MO). Per la “maggior percentuale di Raccolta Differenziata”, in vetta Medolla (MO), San Prospero (MO) e Anzola dell’Emilia (BO).
Passando ai Comuni con oltre 25.000 abitanti, per il “minor quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto” premiati Casalecchio di Reno (BO), Forlì (FC) e Castelfranco Emilia (MO). Stesso Comune in vetta alla classifica per “minor quantitativo di Rifiuto Indifferenziato”, seguito da Carpi (MO) e San Giovanni in Persiceto (BO). La “maggiore percentuale di Raccolta Differenziata” invece va a Correggio (RE), seguito sempre da Carpi (MO)e San Giovanni in Persiceto (BO).
Premio speciale va anche ai Comuni che più hanno aumentato frazione di Raccolta Differenziata dal 2021 al 2022: Sarsina (FC), Roncofreddo (FC) e Mercato Saraceno (FC).
All’interno del dossier sono state presentate anche le “Buon Pratiche” promosse dai Comuni dell’Emilia-Romagna in materia di riduzione dei rifiuti e promozione della raccolta differenziata. L’indagine si è concentrata in particolare sulla riduzione dell’usa e getta nelle mense scolastiche e nelle sagre, sulle modalità di raccolta dei RAEE e dei rifiuti tessili, sulle attività di bonifica dell’amianto e sugli acquisti verdi delle Pubbliche Amministrazioni.
Per quanto riguarda l’abolizione della plastica monouso, solo 16 Comuni hanno segnalato di aver adottato una delibera per l’eliminazione dell’usa e getta in plastica. Sono invece 43 i Comuni sul territorio dei quali è presente almeno una mensa che utilizza solamente stoviglie riutilizzabili. In 22 comuni vengono organizzate feste e sagre che fanno uso esclusivo di stoviglie riutilizzabili.
In materia di raccolta dei RAEE, solamente 9 Comuni hanno dichiarato la presenza di punti raccolta per rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche. Più positivo il quadro sulla raccolta di oli esausti e di materiali tessili usati, con rispettivamente 53 e 51 Comuni in cui è presente un punto di raccolta dedicato.
Rifiuti in Emilia-Romagna: “Puntare i riflettori sul recupero di materia”
“Con l’appuntamento di Ecoforum di quest’anno abbiamo deciso di approfondire in modo mirato tre filiere del recupero di materia, la parte del sistema di gestione dei rifiuti alla quale sarà necessario dedicare tutta la nostra attenzione in futuro”, sottolinea il presidente di Legambiente Emilia-Romagna Davide Ferraresi.
“È necessario superare la visione centrata esclusivamente sulla raccolta differenziata che, già da qualche anno, si sta dimostrando incapace di cogliere l’effettiva capacità del sistema di trasformare in nuovi prodotti il materiale che viene conferito nelle raccolte dei rifiuti urbani.”
“Per questo abbiamo deciso di affinare gli strumenti di valutazione dei Comuni che ogni anno premiamo: già a partire da quest’anno abbiamo reso più robusti gli indicatori sui quali si basa il conferimento del premio di Comuni Ricicloni e dal prossimo anno vogliamo valorizzare in modo ancora migliore gli enti locali che saranno capaci di adottare le modalità di gestione più efficaci per aumentare la qualità della raccolta differenziata, oltre alla quantità.”
“Resta ovviamente un obiettivo sopra tutti gli altri: quello di minimizzare la quantità di rifiuti prodotti”, ricorda infine. “Sarà necessario monitorare, in particolare il prossimo anno, l’adozione della tariffa puntuale in tutto il territorio regionale per verificare il rispetto delle previsioni contenute nel Piano Regionale dei Rifiuti.”