Domani 26 novembre, alle ore 10.30, la sala Consiliare del Municipio sarà il palcoscenico di un importante incontro sulla lotta alla violenza di genere. L’evento, intitolato “Affrontare la violenza alle radici: il lavoro con uomini autori di violenza,” sarà caratterizzato dalla partecipazione di Giuditta Creazzo, copresidente dell’associazione “Senza violenza” e coordinatrice del centro omonimo dedicato agli uomini autori di violenza contro donne e minori.

L’evento è promosso dal Commissariato di Polizia di Stato locale, che durante la mattinata allestirà uno stand informativo in piazza del Popolo. L’obiettivo è sensibilizzare la comunità sull’importanza di affrontare il triste e quanto mai attuale fenomeno della violenza di genere.

L’incontro prenderà avvio con una toccante esecuzione musicale, un’aria di Mozart intitolata “Voi che sapete,” tratta dalle Nozze di Figaro, che sarà interpretata da Antonella Sgobba, una talentuosa cantante lirica ed assistente amministrativa del Ministero dell’Interno. Ad accompagnare la sua voce, il delicato suono di un pianoforte, a creare un’atmosfera che mescola arte ed impegno sociale.

Durante l’incontro saranno discusse strategie e approcci per intervenire efficacemente e prevenire la violenza di genere.

Questo evento non vuole solo sensibilizzare, ma anche ispirare azioni concrete nell’ottica della promozione di una comunità più sicura e rispettosa.

La presenza di uno stand informativo in piazza del Popolo evidenzia l’impegno della Polizia di Stato nel combattere la violenza sulle donne. Attraverso la divulgazione di informazioni e la consapevolezza pubblica, si mira a creare un ambiente in cui le vittime si sentano supportate e gli autori di violenza siano portati a riflettere sulle conseguenze delle loro azioni.

In conclusione, l’incontro del 26 novembre si configura come un passo significativo nella promozione di una società libera dalla violenza di genere. La collaborazione tra organizzazioni civiche, artisti e Forze dell’Ordine dimostra che affrontare questo problema richiede un impegno collettivo. La speranza è che eventi come questo possano contribuire a creare una cultura di rispetto reciproco e solidarietà, promuovendo il cambiamento necessario per costruire un futuro senza violenza.