Il CdA dell’Istituto di Montecatone ha nominato l’Ingegner Mario Tubertini Commissario Straordinario per il prossimo biennio, confermandolo alla guida della struttura di riabilitazione che ha guidato, come Direttore generale, dal 2018.

«La decisione – commenta Gianni Pieroni, Presidente del CdA – è stata assunta in ragione dei notevoli risultati conseguiti in questi anni nonostante una contingenza più che sfavorevole e – ha precisato nel merito – per consentire di proseguire e rendere concreto il processo di riassetto istituzionale che dovrebbe, in un paio d’anni, rendere organica e strutturale l’integrazione dell’Istituto con uno degli IRCCS della Città Metropolitana, come indicato dalla Regione. Sono del parere che gli obiettivi di migliorare ulteriormente le attività assistenziali e di ricerca e l’esigenza di realizzare un complesso passaggio istituzionale possono essere realizzati al meglio assicurando continuità alla Direzione Strategica dell’Istituto. In questi due anni – ha concluso Pieroni – il Commissario Straordinario dovrà coniugare e coordinare l’attività gestionale rivolta a strutture e servizi che hanno già saputo esprimere alti livelli di performance nei propri ambiti con le nuove sfide ed i nuovi orizzonti offerti dal previsto processo di integrazione e trasformazione. I prossimi due anni saranno decisivi per le sorti dell’Istituto che punta a consolidare ed esprimere al massimo il suo ruolo di struttura di eccellenza, di riferimento regionale e nazionale».

Tubertini, che ha ringraziato il CdA per quest’ulteriore atto di fiducia nei suoi confronti, ha detto che «non sarà un processo semplice, ma sono ottimista perché lo staff è pronto e preparato. Montecatone, con le sole proprie forze, è riuscito a esprimere e offrire ottimi livelli …. apprezzati in tutto il Paese. Ora però è necessario immaginare l’Istituto non tra due, tre o quattro anni, ma tra dieci. Lo si può fare soltanto accostandogli un piano di investimenti adeguato a offrire il livello qualitativo che i pazienti si aspettano, quell’eccellenza complessiva che l’Istituto ha garantito negli ultimi vent’anni. Una volta entrato organicamente nella dimensione in cui opera un IRCCS – ha aggiunto – Montecatone sarà in grado di esprimere interamente il proprio potenziale sul versante scientifico, di intercettare risorse investibili in processi di aggiornamento e ammodernamento rispondenti ai più elevati standard assistenziali, anche in termini di accoglienza e, infine, di riverberare sulla local community Imolese, così tecnologicamente evoluta, i positivi effetti di questo nuovo status».

L’Istituto ha nel frattempo rilasciato la versione digitale del Bilancio di Mandato della Direzione Generale – sarà presto disponibile al download sul sito dell’Istituto – un documento ricco di informazioni che ripercorre gli ultimi cinque anni e che rilancia i programmi futuri, con particolare accento sulla ricerca.

«Le attività degli ultimi anni, nonostante una molteplicità di problemi contingenti – ha spiegato la professoressa Laura Calzà, direttore delle Attività della Ricerca dell’Istituto – hanno consentito di consolidare la struttura di ricerca dell’istituto che ha identificato un proprio nucleo di ricerca denominato NeuroBridge il laboratorio di ricerca industriale Living Lab per pazienti con gravi lesioni neurologiche che proporrà, testerà e validerà nuove soluzioni per la terapia e l’assistenza, dalla fase acuta al rientro al domicilio e alle rispettive occupazioni. NeuroBridge – ha aggiunto Calzà – fa propri i principi della riabilitazione rigenerativa, che mira a migliorare le capacità funzionali dell’individuo, qualunque sia il suo grado di disabilità, stimolando le capacità autoriparative dei diversi tessuti e organi coinvolti nella lesione neurologica». NeuroBridge è ora pronto per la richiesta di accreditamento regionale come laboratorio della rete alta tecnologia».

Le novità in capo alla ricerca riguardano anche altri ambiti che fanno parte del percorso riabilitativo, tra cui i percorsi di terapia occupazionale.