Assicurare al Sistema sanitario nazionale e regionale un’adeguata copertura finanziaria, aderendo alla proposta di legge della Regione Emilia-Romagna e privilegiando, sul piano delle risorse, il settore sanitario pubblico. Sono i principali inviti rivolti all’Amministrazione comunale da due ordini del giorno sul sostegno al Sistema sanitario nazionale, presentati da Pd, Sinistra per Modena e Modena Civica e dal M5s. I documenti sono stati approvati nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 7 dicembre.

In particolare, la mozione di Pd, Sinistra per Modena e Modena Civica è stata approvata con anche il voto a favore di Europa Verde-Verdi, M5s e Modena Sociale Indipendenza! e il voto contrario di Gruppo indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia; l’atto del M5s è stato approvato con anche il voto a favore di Europa Verde-Verdi, Pd, Sinistra per Modena, Modena Civica e Modena Sociale Indipendenza! e il voto contrario di Lega Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia; astenuto Gruppo indipendente per Modena.
La trattazione dei due documenti era stata avviata giovedì 30 novembre e poi sospesa, per valutare alcuni emendamenti (poi ritirati) proposti dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli alla mozione dei 5 stelle.
L’ordine del giorno illustrato da Federica Venturelli (Pd) mette l’accento su “un servizio sanitario nazionale sempre più sottofinanziato, e in affanno rispetto alla copertura dei bilanci sanitari delle Regioni”. Una tendenza, specifica il documento, rilevata anche dal report Osservasalute 2022, che sottolinea come in Italia la spesa sanitaria pubblica risulti “significativamente più bassa” rispetto agli altri Paesi dell’Unione europea. L’atto, inoltre, esprime preoccupazioni per il possibile aumento di diseguaglianze sanitarie tra nord e sud, nella prospettiva dell’Autonomia differenziata prevista dal Ddl Calderoli, e per il crescente diffondersi di servizi pubblici privati a carico della spesa pubblica. Il documento, quindi, puntualizza che la Regione Emilia-Romagna ha rivolto al Parlamento una proposta di legge per assicurare al Sistema Sanitario Regionale un’adeguata copertura finanziaria. In particolare, viene previsto un incremento del Fondo sanitario nazionale di 4 miliardi all’anno per i prossimi 5 anni, con l’obiettivo di attestare lo stesso al 7,5 % del Pil nazionale. L’ordine del giorno chiede dunque all’Amministrazione comunale di aderire a questa proposta, promuovendo anche iniziative che contribuiscano a rafforzare il sistema sanitario pubblico, come il contrasto a ogni forma di privatizzazione diretta o indiretta dei servizi, frutto del de-finanziamento del Fondo sanitario nazionale.
Anche Barbara Moretti, illustrando il documento del Movimento 5 stelle, ha affermato che “occorre assolutamente investire il maggior numero di risorse possibili sulla sanità pubblica”. Ricordando il protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e ospedali privati accreditati, finalizzato a garantire soprattutto l’abbattimento delle liste d’attesa, Moretti ha parlato di “particolare situazione” sanitaria della provincia di Modena, riferendosi proprio alle lunghe attese per le prestazioni e alla carenza di personale sanitario e ospedaliero. Per questo motivo, rivolgendosi al sindaco, quale responsabile comunale per la salute pubblica e presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss), ha chiesto di sostenere il superamento del vincolo nazionale di spesa sulle assunzioni del personale e di “privilegiare”, sul piano dei finanziamenti, l’ambito pubblico rispetto a quello privato. L’atto, inoltre, chiede di sostenere la Direzione dell’Ausl di Modena in quelle misure e strategie che possano adeguatamente tutelare la salute dei cittadini.