Mappe di genere è un documento redatto per diventare la fonte principale nelle fasi decisionali dei progetti che impattano sul territorio urbano insieme alle Linee guida per progetti inclusivi dal punto di vista di genere.

Le mappe e le informazioni esprimono il loro potenziale in forma di atlante, una raccolta sistematica in grado di far emergere la rappresentazione sia testuale che grafica di possibili carenze, criticità, opportunità nelle varie zone della città. A questo link è disponibile il report

Lo scopo è di aumentare la possibilità di progettare infrastrutture e servizi accessibili e tutte e a tutti.

“Disaggregando i dati di genere secondo un approccio non binario vogliamo analizzare l’impatto che ogni politica pubblica ha sulle persone che sono sempre portatrici di molteplici identità e differenze – dichiara la vicesindaca Emily Clancy -. Questo progetto è uno dei tasselli che ci porterà, come Comune, alla trasformazione dei nostri strumenti di analisi e previsione. Abbandonare definitivamente un modello “neutro” che non tenga conto delle differenze ci permetterà infatti di operare scelte e mettere in campo politiche orientate al benessere di tutte e tutti”.

Il documento è organizzato per temi. I primi cinque capitoli descrivono le connessioni tra le persone, le strutture, la città in movimento, gli spazi aperti e le trasformazioni e le caratteristiche e i temi della fragilità, dei bisogni, dei comportamenti. Il sesto capitolo illustra con delle mappe in che modo il Comune si sta occupando delle trasformazioni in corso per ognuno dei temi trattati in relazione all’ambiente.

I dati utilizzati in questo documento sono per lo più provenienti da servizi comunali ed elaborati dall’ufficio di Statistica e sono parte di un processo che ha scoperto nuove fonti che hanno aumentato il valore del patrimonio di informazioni dell’Ente. Un gruppo intersettoriale, integrato anche da alcune società partecipate e coordinato dall’Area Programmazione e Statistica ha accompagnato il progetto nella sua relaizzazione e partecipato ad un’iniziativa formativa in forma laboratoriale che ha fornito le conoscenze per partecipare alla raccolta e all’analisi dei dati disponibili.

Mappe di genere è il risultato della collaborazione tra il Comune di Bologna e la BEI (Banca Europea per gli Investimenti). È stato realizzato tra il 2022 e il 2023 nell’ambito del progetto Gender gap reduction in urban projects in Bologna finanziato dalla BEI e attuato con l’assistenza tecnica del Consorzio formato da OCA Global, Istituto per la Ricerca Sociale, e Fondazione Giacomo Brodolini.

Verso un atlante di genere: un questionario per costruire città sicure
Le mappe di genere saranno continuamente aggiornate e integrate nel tempo con altri dati e informazioni. La raccolta dei dati, infatti, avviene anche attraverso la diffusione online e cartacea del questionario sulla percezione di sicurezza, ideato da Period e da Sex and the City attraverso il coinvolgimento delle realtà attive sul territorio specifico della città.

È possibile partecipare al questionario fino al 7 gennaio a questo link https://it.surveymonkey.com/r/YGJ5PNW 

Premio HR Mission 2023 – Lavorare con e per le persone
Il progetto Gender gap reduction in urban projects in Bologna e in particolare i due prodotti del progetto, le Linee guida per progetti inclusivi di genere a Bologna e le Mappe di Genere, hanno vinto il premio HR Mission 2023 promosso dalla Fondazione dell’Associazione Italiana per la Direzione del Personale AIDP, che si occupa di sostenibilità e lavoro, nella categoria relativa alla riduzione del gender gap.

Il riconoscimento è stato attribuito per la capacità di migliorare l’organizzazione del lavoro con un progetto innovativo.