Entro gennaio 2024 saranno complessivamente 55 in più – tra totalmente nuovi e consolidati dopo la loro attivazione lo scorso anno – i posti nei nidi d’infanzia del sistema educativo integrato di Reggio Emilia.
In particolare, da mercoledì 10 gennaio, per i bambini in età 3-36 mesi, saranno disponibili 32 posti in più nei nidi d’infanzia a gestione convenzionata e altri 3 si aggiungeranno dal 15 gennaio, per un totale di 35 posti in più, con conseguente aumento della scolarizzazione.
E’ l’esito dell’adesione dell’Istituzione scuole e nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia alla Misura a sostegno dell’ampliamento dell’offerta e dell’accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l’infanzia, dedicato appunto alla fascia 3-36 mesi, confermata anche per l’anno educativo 2023-2024 dalla Regione Emilia-Romagna, attraverso le risorse del Programma ‘Fse+ Priorità inclusione sociale’. L’Istituzione aveva richiesto, ed ora ha ottenuto, un finanziamento pari a 517.492,80 euro, corrispondente a 102 posti.
La Misura permetterà di consolidare i posti in più già attivati nell’anno scolastico 2022-2023 e di sostenere un ulteriore aumento di scolarizzazione per l’anno 2023-2024 nei nidi d’Infanzia del sistema integrato.
I 32 nuovi posti che consentono di ampliare l’offerta a partire da mercoledì 10 gennaio sono suddivisi tra i nidi d’infanzia a gestione convenzionata Airone, Arca, Maramotti, Choreia, Rosa Galeotti e Via Verdi. Gli altri tre posti attivati da lunedì 15 gennaio sono al nido Otello Sarzi.
A questi si aggiungono i posti a gestione diretta da parte dell’Istituzione, attivati a loro volta dal 10 gennaio: 10 al nido Picasso e 10 nella nuova sezione di nido aperta presso la scuola Martiri di Villa Sesso, per un totale di ulteriori 20 posti sulla fascia lattanti\piccoli bambini nati dal primo gennaio 2023 al 31 maggio 2023.
Complessivamente, dunque, saranno offerti nella rete dei nidi comunali e convenzionati 55 posti aggiuntivi da gennaio 2024, che consentiranno di ridurre considerevolmente la lista di attesa rispetto alla prima assegnazione.
TAGLIO ALL’ATTESA E SCOLARIZZAZIONE – Infatti al 20 luglio 2023, i bambini in lista d’attesa erano 327, mentre ad oggi sono 168, dato derivante da questa nuova misura che si somma alle assegnazioni avvenute nel corso dell’anno, consentendo così di portare la scolarizzazione sulla fascia 0-3 a Reggio Emilia a una percentuale del 58,86%, ben al di sopra dell’ultimo dato nazionale rilevato nel novembre 2023 da Istat che si attestava a una copertura del 28%.
Attraverso una specifica convenzione con l’Istituzione scuole e nidi d’infanzia, tale misura ha contemplato congiuntamente anche le strutture gestite direttamente da Fism e ha permesso di ampliare l’offerta di ulteriori 16 posti nel nido Sacro Cuore, oltre a consolidare i posti offerti lo scorso anno scolastico nei nidi Santa Teresa, Sant’Ambrogio e don Primo Carretti.
Alle famiglie beneficiarie di questa misura sarà applicato il medesimo sistema tariffario già in vigore sul territorio comunale.
HANNO DETTO – “E’ un’ottima notizia questa, per le tante famiglie reggiane in lista di attesa per un posto al nido d’infanzia – dice l’assessora all’Educazione, Raffaella Curioni – E costituisce una disponibilità importante anche del sistema pubblico integrato, su sollecitazione dell’Istituzione nidi e scuole d’infanzia, per continuare ad investire sui servizi educativi della città. Avevamo preso l’impegno di continuare ad investire su posti al nido e con questa ulteriore conferma da parte della Regione Emilia-Romagna diamo risposte concrete. Già dai prossimi giorni, in questo modo, sarà raggiunto quasi il 60% di scolarizzazione nella fascia 0-3 anni, a fronte di un dato medio nazionale del 28%. Dopo 10 anni di lavoro lasciamo un servizio che mette a disposizione più posti, continua ad investire sulla qualità del progetto educativo e del personale, e consolida la relazione pubblico-privato a fronte di una regia dell’Amministrazione comunale”.
La presidente dell’Istituzione scuole e nidi d’infanzia Gigliola Venturini e il direttore della stessa Istituzione, Nando Rinaldi dichiarano: “Negli ultimi tre anni, nonostante un saldo demografico negativo, abbiamo assistito ad una crescente domanda da parte delle famiglie di servizi per la fascia 0-3 anni. Mentre la disponibilità di posti nelle scuole d’infanzia copre ad oggi il 98,62% della popolazione 3-6 anni, dato che ci indirizza verso il raggiungimento di una piena scolarizzazione, nei nidi la disponibilità storicamente copriva circa il 50% dei bambini in età. L’aumento di richieste per il nido segnala la cresciuta consapevolezza del valore di un’educazione fin dalla nascita e il riconoscimento della qualità dei nidi del sistema reggiano.
“Accanto a ciò – concludono Venturini e Rinaldi – non sfugge che la condizione lavorativa dei genitori, spesso caratterizzata da condizioni di precariato e aumento di lavoro autonomo privo delle tutele di maternità, unitamente all’innalzamento dell’età genitoriale con conseguente minore efficacia delle reti parentali, in particolare per l’età dei nonni, siano cause concorrenti nel segnalare il bisogno di un potenziamento dei servizi educativi, come recentemente sottolineato dal Rapporto sulla Coesione sociale della Provincia di Reggio Emilia. Alla soddisfazione di questi nuovi bisogni ci siamo dedicati con costante attenzione, cogliendo tutte le opportunità possibili per ridurre le liste d’attesa, pur consapevoli della necessità di ulteriori azioni per dare piena risposta alle domande delle famiglie e all’abbattimento completo delle liste di attesa. Continueremo in questo lavoro in coerenza e collaborazione con le Istituzioni come la Regione Emilia-Romagna e attraverso gli investimenti del Pnrr dai quali sarà possibile avere ulteriore ricchezza di posti nido”.