Il Comune ha avviato una indagine conoscitiva per “censire” case sparse eventualmente interessate ad allacciarsi all’acquedotto pubblico: i potenziali interessati hanno tempo fino alle 13:00 del 31 gennaio per manifestare, attraverso un apposito modulo, il proprio interesse. L’Amministrazione trasmetterà poi ad ATERSIR (“Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti”) le richieste pervenute che risultino coerenti con quanto disposto dal “Regolamento per gli estendimenti di rete acquedottistica a favore delle case sparse esistenti”.

L’avviso del Comune, pubblicato sull’Albo pretorio e sul sito istituzionale, «è finalizzato esclusivamente a ricevere manifestazioni di interesse per favorire la partecipazione del maggior numero di soggetti, nel rispetto dei principi di buon andamento, non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza».

Viene quindi precisato che l’iniziativa ha «scopo meramente esplorativo e pertanto non vincola in alcun modo l’Amministrazione Comunale nei confronti dei soggetti che hanno manifestato il loro interesse».

I soggetti in questione devono essere in regola con il pagamento dei tributi dovuti al Comune di Carpi, ed essere in una di queste condizioni: risiedere, o possedere un’unità abitativa o esercitare un’attività produttiva nell’ambito di case sparse esistenti.

Per “case sparse” s’intendono case disseminate nel territorio «a una distanza tale tra loro da non poter costituire né un nucleo né un centro abitato, in cui non siano presenti infrastrutture deputate all’approvvigionamento idropotabile gestite da uno o più soggetti collettivi pubblici o privati».