La Fim Cisl Emilia Centrale segue attentamente la situazione dello stabilimento modenese della Maserati, i cui circa 200 lavoratori andranno in cassa integrazione per tre settimane (dal 29 gennaio al 17 febbraio).

«Negli ultimi due anni il polo modenese del Tridente ha centrato tutti gli obiettivi di produzione. In particolare nel 2023 sono state prodotte 1.244 vetture della supersportiva MC20, saturando la capacità produttiva – sottolinea il sindacalista Alessandro Gamba, segretario aggiunto della Fim Cisl Emilia Centrale – Sappiamo che lo stabilimento Maserati di Modena è in difficoltà da qualche settimana e il 2024 si è aperto con un forte calo degli ordini per la MC20. Noi verificheremo con l’azienda l’attuazione del piano industriale per i nuovi modelli e l’implementazione della piattaforma full electric Folgore sulla MC20. Inoltre – continua Gamba – chiederemo a Maserati di confermare gli investimenti sul nuovo impianto di verniciatura dedicato alla personalizzazione dei veicoli».

Ricordiamo che nei due siti Maserati di Modena, oltre ai circa 200 diretti di produzione, lavorano quasi 850 ingegneri impegnati nelle attività di progettazione e sviluppo al servizio di tutte le realtà Stellantis.

«Nel nuovo assetto dei centri di r&d sarà fondamentale che questa importante realtà legata alla ricerca e progettazione abbia una sua continuità e non subisca ridimensionamenti, perché – conclude il segretario aggiunto della Fim Cisl Emilia Centrale Alessandro Gamba – Maserati deve continuare a investire sulla qualità e distintività del suo brand».