Sarà un ponte ad arco lungo 180 metri a ricollegare i Comuni di Molinella e Budrio nel punto in cui la SP 6 “Zenzalino” scavalca il fiume Idice, in località La Motta. Il nuovo ponte sarà costruito nel punto dove già era presente quello crollato a causa dell’alluvione del maggio scorso, e comporterà un investimento complessivo di oltre 27 milioni di euro (compresa Iva per oltre 4 milioni di euro).

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica, elaborato dall’ingegner Mario Chinni, è stato condiviso questa mattina con i sindaci dei due Comuni, i tecnici della Città metropolitana e Marco Monesi, figura di supporto politico per il coordinamento degli interventi di ricostruzione post alluvione sul territorio. Nei prossimi giorni il progetto sarà presentato alla Struttura commissariale per essere ammesso al finanziamento nei Progetti Speciali.

Soddisfatto Monesi: “Come avevamo anticipato, oggi siamo stati in grado di presentare alla Sindaca di Budrio e al Sindaco di Molinella il documento di fattibilità delle alternative progettuali, cioè il preliminare al progetto esecutivo. Abbiamo già avuto modo di precisare che siamo in linea con i tempi che la struttura commissariale ci dà. Nei prossimi giorni formalizzeremo la richiesta alla Struttura commissariale (già anticipata per le vie brevi) in attesa delle sue decisioni, continuando a lavorare per predisporre tutti gli elementi per la gara. Entro marzo 2024, la Struttura commissariale dovrebbe definire quali opere entreranno nei Progetti Speciali e come saranno eseguite, e noi ci faremo trovare pronti con questa proposta progettuale”.

I sindaci Dario Mantovani (Molinella) e Debora Badiali (Budrio) hanno commentato: “Nella giornata di oggi ci è stata presentata dall’ente competente, la Città metropolitana di Bologna, la soluzione progettuale per il rifacimento del Ponte della Motta, crollato durante i fatti alluvionali del maggio 2023. Il progetto presenta una soluzione tecnologica largamente migliorativa rispetto al ponte precedente, verrà costruito lungo l’asse viario preesistente tenendo conto degli adeguamenti normativi, delle esigenze manutentive e di sicurezza arginale lungo il torrente Idice. È un progetto che ha dei costi definiti, certi, adeguati ai prezzari più recenti. Siamo consapevoli che, in considerazione dei costi, dovranno essere messe a disposizione cifre cospicue da parte della Struttura commissariale e del Governo: li sproniamo a fare presto. Il progetto c’è. Ora servono le risorse mancanti”.