ROMA (ITALPRESS) – “Vivo con gravissima preoccupazione il Giorno della Memoria dopo il 7 ottobre. Non è come gli altri anni”. Così Noemi Di Segni, presidente dell’Unione comunità ebraiche, in un’intervista al Messaggero.
“Riemerge acuto e dilagante l’odio antisemita. Allora vuol dire che forse 20 anni di lavoro sulla memoria non è stato sufficiente”, sottolinea Di Segni, aggiungendo che torna la paura: “C’è un grande pericolo a girare con i nostri simboli”.
Secondo la presidente dell’Unione comunità ebraiche le parole di condanna del nazifascismo delle Istituzioni “sono molto importanti, ma occorre ripensare le leggi nate dopo la guerra”.
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