I Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di un 22enne italiano, indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per atti persecutori e sequestro di persona ai danni dell’ex compagna 18enne che una decina di giorni fa si era presentata in caserma per querelare il giovane con cui aveva avuto una relazione sentimentale.

La ragazza ha riferito ai Carabinieri che il 22enne aveva iniziato a umiliarla, offenderla e aggredirla subito dopo che si erano conosciuti quando lei era ancora minorenne e tali atteggiamenti erano aumentati nel corso del rapporto. Il giovane pretendeva che la ragazza passasse tutto il tempo con lui, impedendole di postare le foto che la ritraevano da sola sui social e di frequentare gli amici, la famiglia o la palestra. L’atteggiamento geloso e possessivo del 22enne si era spinto anche sul lato economico della giovane che aveva privato della “paghetta” settimanale per controllarla e impedirle di avere un’autonomia propria. Il tutto accompagnato da una violenza verbale che il 22enne rivolgeva alla ragazza.

Durante il suo racconto, la giovane ha descritto ai Carabinieri di essere stata vittima anche di episodi di violenza fisica che le avevano procurato delle ferite che non si era fatta refertare. In un’occasione, la ragazza ha raccontato che il compagno, infastidito da un piccolo incidente domestico che lei gli aveva procurato, versandogli accidentalmente del tè su una gamba, lui aveva reagito svuotandole di proposito l’intera bevanda bollente sul piede, procurandole un’ustione rilevante.

In un’altra circostanza, la ragazza ha riferito che durante un litigio, il 22enne l’aveva scaraventata a terra e colpita all’altezza della tempia sinistra con una testata, per impedirle di scappare e chiedere aiuto. Gli atteggiamenti prevaricatori e di controllo del 22enne sono sfociati in sequestro di persona la notte di capodanno 2024, quando in occasione dell’ennesimo litigio avvenuto nell’appartamento del ragazzo, la giovane decideva di interrompere la relazione e di tornare a casa, ma lui la privava della libertà personale, costringendola a restare fino al mattino.

Rintracciato dai Carabinieri, il 22enne, è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice: il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con applicazione del cosiddetto ‘braccialetto elettronico’.