Si terrà sabato 17 febbraio, alle ore 10, l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area “ex salumificio Maletti” a Casinalbo di Formigine (Via Sant’Ambrogio 17/A).

Il piano urbanistico attuativo approvato dal Consiglio comunale prevede la realizzazione di 78 alloggi residenziali certificati ad elevata sostenibilità, di cui 18 alloggi in edilizia sociale (ERS). Il borgo, denominato San Luigi, comprende rilevanti opere di urbanizzazione, tra le quali un parco attrezzato, 166 parcheggi pubblici, raccordi ciclabili e una nuova piazza per il centro della frazione, che rappresenterà la “ricucitura” tra il centro storico e la zona della chiesa parrocchiale.

Nell’ambito della convenzione urbanistica, è inoltre previsto che l’attuatore restituisca all’Amministrazione comunale una porzione di immobile recuperato dall’ex salumificio, caratterizzato dalla presenza al piano interrato di una storica ghiacciaia in mattoni usata per la stagionatura dei salumi.

Afferma il Sindaco Maria Costi: “Diamo il via a questa importante rigenerazione, dopo anni di revisioni progettuali dovute alle vicissitudini economiche del precedente attuatore. Ringraziamo dunque chi ha creduto in questo luogo e chi si occuperà dei lavori. Per l’Amministrazione comunale di Formigine significherà dare una risposta alle giovani coppie che cercano casa, grazie agli alloggi ERS e rispettare il programma di mandato che vedeva la realizzazione di una piazza per la frazione più popolosa del territorio”.

Non solo. Il Comune di Formigine ha acquisito una grande area verde di oltre 13mila mq che potrà eventualmente ospitare un parco archeologico, in caso di reperimento di finanziamenti specifici. Infatti, è noto che in prossimità del comparto è presente una necropoli di età del bronzo della Terramara di Casinalbo, oggetto di indagini archeologiche di scavo effettuate tra 1994 e 2015 dal Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena su aree di proprietà privata, in cui sono state documentate, oltre alle strutture della necropoli terramaricola, anche tracce di frequentazione riferibili ad età del ferro (una sepoltura di epoca etrusca), ad epoca romana (buche di scarico con frammenti laterizi) e ad epoca medievale rinascimentale (opere di canalizzazione).

Il salumificio Maletti era noto a livello internazionale per la qualità dei suoi prodotti. In una bottega sulla via Giardini, nel 1867 Luigi Maletti e la moglie Enrica Zini vendevano salsicce e salami. I figli Demetrio e Francesco fondarono una piccola azienda di macellazione e vendita di salumi, tra i quali cotechini e zamponi. All’inizio del Novecento, l’azienda venne ampliata dai figli di Demetrio: Aldo e Olga Maletti. Nel dopoguerra, la Maletti dava lavoro a 120 persone. Quasi la metà degli insaccati era destinata al mercato estero, specialmente in America. La ditta chiuse nel 2003.