L’insorgenza di rughe è una conseguenza naturale del tempo che passa. Può essere peggiorata da diverse abitudini, come per esempio il fumo e la tendenza a passare tanto tempo davanti agli schermi (la luce blu che emanano è molto pericolosa al proposito).

Se si ha intenzione di attenuare questi segni di invecchiamento, la cosa giusta da fare è concentrarsi, lato beauty routine, sui prodotti giusti (puoi trovare una selezione di creme antirughe online su Dr. Max, una delle principali catene di e-farmacie online).

Questi prodotti aiutano, non ci sono dubbi. Se, però, si punta a ottenere risultati importanti e visibili per diversi mesi, bisogna fare riferimento alla medicina estetica. I trattamenti disponibili sono numerosi. Nelle prossime righe, scopriamo assieme le caratteristiche e le indicazioni dei più importanti.

 

 

Botulino

Trattamento di medicina estetica noto anche con il nome di botox, nel 2024 compie vent’anni nel nostro Paese. Nel 2004, infatti, l’AIFA ha autorizzato l’utilizzo della tossina botulinica di tipo A per il trattamento delle rughe del terzo superiore del viso.

Utilizzato anche in altri campi dell’estetica – per esempio nella riduzione della sudorazione eccessiva a carico di palmi delle mani e piante dei piedi – il botulino è indicato per le rughe che, come già detto, compaiono nella parte alta del viso.

Rughe della fronte e zampe di gallina sono tra i due inestetismi che più vengono chiamati in causa da chi richiede il trattamento.

La tossina botulinica di tipo A, inoculata in punti mirati scelti dal medico estetico, agisce a livello delle terminazioni nervose che hanno il compito di innervare i muscoli, bloccando gli impulsi nervosi a questi ultimi. Per un periodo che, in linea di massima, va dai 4 agli 8 – 10 mesi – l’effetto dura di più negli uomini – la tossina impedisce ai muscoli della faccia di contrarsi e, di fatto, alle rughe del terzo superiore del viso di palesarsi.

Il trattamento con il botox non provoca dipendenza e, essendo la tossina riassorbibile, non ha effetti definitivi.

Per amor di precisione, è il caso di ricordare che, da 7 – 8 anni a questa parte, va di gran moda, grazie a un medico londinese che ha ideato il tutto, il cosiddetto baby botox.

Variante del trattamento conosciuta anche come microbotox, si differenzia dal trattamento “tradizionale” solo per un fattore: la quantità di prodotto iniettata.

Gli effetti si possono definire più soft e sono molto apprezzati soprattutto da chi è alle sue prime volte nel mondo della medicina estetica.

 

Filler rughe

Il filler rughe ha dietro un concetto totalmente diverso rispetto a quello del botulino. A ricordarcelo è il termine stesso to fill, in italiano riempire. Tutto ciò è possibile grazie all’acido ialuronico, ricreato in laboratorio ma biocompatibile e riassorbibile da parte dei tessuti, che ha la capacità di richiamare ai tessuti una quantità d’acqua di gran lunga superiore al suo peso.

La ruga viene di fatto riempita e l’effetto è all’insegna della più profonda idratazione.

Pure in questo caso, si parla di una durata che si aggira attorno ai 4 – 6 mesi.

Il trattamento viene svolto in contesto ambulatoriale e non richiede alcuna accortezza, fatta eccezione per il divieto di esporsi al sole, quando si torna a casa.

 

Peeling

Il peeling è il trattamento ideale per le rughe di entità lieve. Anche in questo caso, parliamo di una procedura che si svolge in contesto ambulatoriale.

L’obiettivo è quello di eliminare le cellule morte dello strato superiore dell’epidermide, ottenendo effetti evidenti pure sulla riduzione delle rughe di lieve entità.

Questo trattamento trova indicazione anche contro diversi altri inestetismi. Tra questi è possibile menzionare le cicatrici da acne, così come il melasma e le verruche piane.

Come si svolge? Il medico estetico inizia pulendo, con prodotti professionali, il viso della paziente, così da eliminare qualsiasi traccia di trucco e di potenziali impurità.

Una volta archiviato questo step, si dedica all’applicazione di una sostanza chimica. Tra le più utilizzate troviamo l’acido salicilico e l’acido mandelico.

Dopo qualche minuto la rimuove. Come già accennato, l’effetto è quello di una esfoliazione profonda.

Anche se, pure in questo frangente, non si parla di un vero e proprio decorso, esistono comunque delle accortezze da osservare. Essenziale è non dedicarsi ad attività fisicamente impegnative.

A seconda delle indicazioni del medico estetico – che possono ovviamente cambiare sulla base delle condizioni della pelle del singolo paziente – è necessario non utilizzare make up per un lasso di tempo che può andare dalle 24 ore ai 10 giorni. Da evitare, sempre per questo intervallo temporale, sono anche i massaggi.

La beauty routine casalinga deve essere effettuata ricorrendo a detergenti delicati e a prodotti con efficacia emolliente. Per i primi due mesi successivi al trattamento, è da evitare categoricamente l’esposizione al sole o alle lampade dei centri estetici.

In virtù di ciò, se si ha intenzione di ricorrere al peeling per affrontare l’estate con un volto più giovane e per ottimizzare l’effetto dell’abbronzatura è il caso di cominciare – almeno – all’inizio della primavera con il protocollo.