Venerdì 23 febbraio, alle ore 10.30, nella Sala del Tricolore del Municipio, è in programma la cerimonia di consegna della Targa d’onore alla città di Reggio Emilia: a consegnarla al sindaco Luca Vecchi sarà il senatore Francesco Verducci, componente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e vice presidente della Commissione Segre.

Il riconoscimento – conferito dal Consiglio d’Europa a Reggio Emilia, unica città italiana premiata nel 2023 – rappresenta una delle più alte onorificenze assegnate ogni anno a sei città che promuovono al meglio i valori europei attraverso la costruzione di relazioni internazionali, promozione dei diritti umani e del dialogo interculturale. Il conferimento della Targa d’Onore è l’ultimo passo prima del Premio Europa, istituito nel 1955 dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo per ricompensare le città e i Comuni che si sono particolarmente distinti nella promozione dell’ideale europeo.

L’iniziativa – promossa da Comune di Reggio Emilia, Officina Educativa, Fondazione E35 e Fondazione Centro Interculturale Mondinsieme – prenderà il via con un confronto tra il sindaco Luca Vecchi, il senatore Francesco Verducci, l’assessora a Educazione e conoscenza Raffaella Curioni e gli studenti di quattro scuole superiori reggiane: Tricolore, Filippo Re, Nobili e Motti. Al termine si terrà il conferimento della Targa d’onore: la consegna sarà anche l’occasione per approfondire con le nuove generazioni gli ideali europei, ed in particolare gli ambiti distintivi del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia e contrasto alle discriminazioni razziali.

La consegna della Targa d’Europa rappresenta il terzo riconoscimento assegnato dal Consiglio d’Europa a Reggio Emilia, dopo il  “Diploma europeo”, ricevuto nel 2020 a Strasburgo, e la Bandiera d’Onore, consegnata nel 2021 in sala del Tricolore dall’onorevole Roberto Rampi.

LA TARGA D’ONORE – Il conferimento della Targa d’Onore è l’ultimo passo prima del “Premio Europa”. Il Premio d’Europa è stato istituito nel 1955 dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo per riconoscere le città e comuni che si sono particolarmente distinti nella promozione degli ideali europei. Il Premio rappresenta il coronamento degli sforzi compiuti dagli enti locali per sviluppare gemellaggi, manifestazioni europee, progetti, visite e scambi al fine di promuovere diritti umani, democrazia e contrasto alle discriminazioni razziali.

Nelle scorse settimane il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione E35 hanno presentato la candidatura al  Premio d’Europa, che è la massima onorificenza assegnata dal Consiglio e che viene attribuita a una sola città ogni anno.

Il Consiglio d’Europa, che ha sede a Strasburgo (Francia), raggruppa oggi quasi tutti i Paesi del continente europeo. Gli Stati membri sono 46. L’obiettivo principale del Consiglio d’Europa è quello di favorire la creazione di uno spazio democratico per tutti in Europa, nel rispetto della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo.

Francesco Verducci è  docente di Sociologia dei fenomeni politici all’Università degli Studi di Macerata. Nel 2012 deputato della Repubblica, nel 2013 è eletto senatore della Repubblica ed è componente della Commissione esteri e vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai.

Dal 2013 al 2018 ha fatto parte dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, come membro della Commissione Migrazioni e rifugiati.

Dal 2 agosto 2018 è vicepresidente del Gruppo italiano dell’Unione interparlamentare, organizzazione internazionale che riunisce i rappresentanti dei parlamenti democraticamente eletti nel mondo.

Dal 15 aprile 2021 è vicepresidente della Commissione straordinaria contro l’istigazione all’odio e alla violenza, l’antisemitismo, il razzismo e le discriminazioni, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. È relatore del documento finale sulle attività svolte nell’ambito dell’indagine conoscitiva “sulla natura, le cause e gli sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d’odio, con particolare attenzione alla evoluzione della normativa europea in materia”.