Nella mattinata di oggi, all’interno della Sala del Tricolore del Municipio, si è svolta la cerimonia di consegna della Targa d’onore alla città di Reggio Emilia. Il sindaco Luca Vecchi ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dalle mani del senatore Francesco Verducci, componente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e vice presidente della Commissione Segre.

Il riconoscimento – conferito dal Consiglio d’Europa a Reggio Emilia, unica città italiana premiata nel 2023 – rappresenta una delle più alte onorificenze assegnate ogni anno a sei città che promuovono al meglio i valori europei attraverso la costruzione di relazioni internazionali, promozione dei diritti umani e del dialogo interculturale. Il conferimento della Targa d’Onore è l’ultimo passo prima del Premio Europa, istituito nel 1955 dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo per ricompensare le città e i Comuni che si sono particolarmente distinti nella promozione dell’ideale europeo.

L’incontro odierno – promosso da Comune di Reggio Emilia, Officina Educativa, Fondazione E35 e Fondazione Centro Interculturale Mondinsieme – è iniziato con un confronto tra il sindaco Luca Vecchi, il senatore Francesco Verducci, l’assessora a Educazione e conoscenza Raffaella Curioni e gli studenti di quattro scuole superiori reggiane: Tricolore, Filippo Re, Nobili e Motti. Al termine è stata conferita alla città la Targa d’onore. La cerimonia è stata anche l’occasione per approfondire con le nuove generazioni gli ideali europei, ed in particolare gli ambiti distintivi del Consiglio d’Europa: diritti umani, democrazia e contrasto alle discriminazioni razziali.

La consegna della Targa d’Europa rappresenta il terzo riconoscimento assegnato dal Consiglio d’Europa a Reggio Emilia, dopo il “Diploma europeo”, ricevuto nel 2020 a Strasburgo, e la Bandiera d’Onore, consegnata nel 2021 in sala del Tricolore dall’onorevole Roberto Rampi.


LA TARGA D’ONORE
– Il conferimento della Targa d’Onore è l’ultimo passo prima del “Premio Europa”. Il Premio d’Europa è stato istituito nel 1955 dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa a Strasburgo per riconoscere le città e comuni che si sono particolarmente distinti nella promozione degli ideali europei. Il Premio rappresenta il coronamento degli sforzi compiuti dagli enti locali per sviluppare gemellaggi, manifestazioni europee, progetti, visite e scambi al fine di promuovere diritti umani, democrazia e contrasto alle discriminazioni razziali.

Nelle scorse settimane il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione E35 hanno presentato la candidatura al Premio d’Europa, che è la massima onorificenza assegnata dal Consiglio e che viene attribuita a una sola città ogni anno.

Il Consiglio d’Europa, che ha sede a Strasburgo (Francia), raggruppa oggi quasi tutti i Paesi del continente europeo. Gli Stati membri sono 46. L’obiettivo principale del Consiglio d’Europa è quello di favorire la creazione di uno spazio democratico per tutti in Europa, nel rispetto della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo.

Francesco Verducci è docente di Sociologia dei fenomeni politici all’Università degli Studi di Macerata. Nel 2012 deputato della Repubblica, nel 2013 è eletto senatore della Repubblica ed è componente della Commissione esteri e vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai.

Dal 2013 al 2018 ha fatto parte dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, come membro della Commissione Migrazioni e rifugiati.

Dal 2 agosto 2018 è vicepresidente del Gruppo italiano dell’Unione interparlamentare, organizzazione internazionale che riunisce i rappresentanti dei parlamenti democraticamente eletti nel mondo.

Dal 15 aprile 2021 è vicepresidente della Commissione straordinaria contro l’istigazione all’odio e alla violenza, l’antisemitismo, il razzismo e le discriminazioni, presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre. È relatore del documento finale sulle attività svolte nell’ambito dell’indagine conoscitiva “sulla natura, le cause e gli sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d’odio, con particolare attenzione alla evoluzione della normativa europea in materia”.