Nella mattinata di sabato 2 marzo sette classi dell’Istituto Superiore Silvio D’Arzo hanno incontrato i testimoni di giustizia Piera Aiello e Antonino De Masi. Un incontro sentito e cordiale con ragazzi e ragazze che hanno seguito con attenzione, interesse e partecipazione, il racconto dei due testimoni.
L’evento di S.Ilario è stato uno di quelli che in questi giorni hanno caratterizzato il territorio locale in vista in attesa della tradizionale settimana del festival della Legalità “Noicontrolemafie” promosso dalla Provincia insieme ai Comuni reggiani e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, che in questa 13° edizione si terrà dall’8 al 12 aprile.

La mattinata è stata aperta dal saluto del sindaco Carlo Perucchetti che ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e ha ricordato il valore della legalità quale pilastro della nostra Costituzione e del progresso dell’intera comunità.

Rosa Frammartino, animatrice del progetto “Noicontrolemafie” e membro del Comitato Scientifico, è partita da esempi tratti dalla quotidanità per spiegare agli studenti come la sensibilità per legalità e giustizia parta dal vissuto di ciascuno, anche nei comportamenti apparentemente più scontati.

Antonino De Masi ha parlato della sua storia di imprenditore nella piana di Gioia Tauro. Delle minacce, delle intimidazioni e degli agguati che avevano portato il padre, fondatore dell’azienda di famiglia, a sfidare la malavita e l’omertà. De Masi da più di dieci anni vive sotto scorta, la sua azienda è protetta dall’esercito, il pericolo concreto di attentati lo costringe a dividersi tra l’attività lavorativa in Calabria e l’affetto dei cari costretti a “emigrare”, per sicurezza, al nord.

Anche quella di Piera Aiello è una storia di dolore, determinazione e giustizia. Giovanissima moglie di un criminale vicino a una cosca del trapanese, dopo l’assassinio del marito nei primi anni Novanta, è divenuta prima donna testimone di giustizia. A cambiarle la vita l’incontro con il giudice Paolo Borsellino che ne ha ispirato l’azione anche nei decenni successivi fino all’elezione in Parlamento del 2019, con un altro “record”: prima testimone di giustizia a diventare parlamentare della Repubblica.

Entrambi hanno sottolineato la loro riconoscenza per gli uomini delle Forze dell’Ordine che ogni giorno mantengono la loro sicurezza.

Al termine dell’incontro i ragazzi hanno posto numerose domande ai due ospiti, semplici cittadini che hanno saputo assumersi con coraggio il dovere dell’impegno e della testimonianza.