Un progetto di sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna nato nel 2020 con l’obiettivo di generare nuovo lavoro di qualità, accompagnare la transizione ecologica e digitale, contrastare le diseguaglianze territoriali, sociali, di genere e generazionali.

E’ il Patto per il Lavoro e per il Clima e oggi, a oltre tre anni di distanza dalla firma tra la Regione e oltre 60 realtà – istituzioni, organizzazioni sindacali e del terzo settore, mondo della scuola e dell’università, istituti di ricerca, camere di commercio e banche dell’Emilia-Romagna -, il rinnovato sito tematico, si propone di documentare progressivamente la “messa a terra” degli obiettivi e delle politiche realizzate.

Completamente ridisegnato, con una nuova homepage e nuove sezioni di approfondimento sugli obiettivi strategici e sui processi trasversali, sulla governance, sul monitoraggio, il sito ospita anche una nuova parte informativa che spiega, attraverso notizie aggiornate ogni settimana, un macro-tema affrontato e condiviso dai partecipanti al Patto.

Il primo approfondimento affronta il tema dell’abitare: un punto sulle politiche abitative regionali, le scelte condivise con le parti sociali nonché le misure innovative adottate che hanno visto stanziare dalla Regione oltre 250 milioni in tre anni.

Tra le novità anche quattro video che testimoniano come molte delle scelte condivise nel Patto rappresentino oggi concrete opportunità per le cittadine e i cittadini emiliano-romagnoli.
“Gli attori siamo noi”, questo il titolo del progetto, è un ritratto collettivo fatto di brevissime storie che concorrono al delinearsi del progetto di sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna scaturito dal Patto.

Una narrazione che affronta ciascuno dei quattro obiettivi strategici previsti dal documento.

A partire da “Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi” con protagonisti: un’educatrice del Nido Acquarello di Bologna che racconta il progetto ‘Sentire l’inglese’; il Giardino Rasponi, impresa formativa del ravennate che coinvolge giovani iscritti ai percorsi per i conseguimento di una qualifica professionale; i corsi  della fondazione ITS Maker e i suoi allievi impegnati a diventare tecnici specializzati; due giovani dottorande dell’università di Parma che stanno realizzando il proprio progetto di ricerca grazie alle politiche regionali finanziate dal Fondo sociale europeo; l’alta formazione per il cinema della Fondazione Fare Cinema con sede sull’Appenino piacentino e il progetto Opera streaming spiegato dal direttore del Teatro comunale di Modena.

E poi “Emilia-Romagna, regione della transizione ecologica” con protagonisti: la comunità energetica della Cooperativa di abitazione Castello a Ferrara; la transizione ecologica dell’azienda del ravennate Agricola Ridolfi; il programma di riconversione industriale per il riciclo di materiali plastici di Gaggio Tech 0 nell’Appennino bolognese; l’esperienza nella gestione efficiente della risorsa idrica del Canale Emiliano Romagnolo e quella del consorzio Kilometro verde di Parma, come esperienza di forestazione urbana.

Protagonisti del terzo video, “Emilia-Romagna regione dei diritti e doveri”, la Cooperativa di comunità Corte Rigoso nell’Appennino parmense; l’esperienza di un’infermiera di comunità che opera nel basso ferrarese; una giovane assunta dall’impresa cesenate Seven Sporting Club, dopo essersi rivolta ad un centro per l’impiego; gli abitanti del Quartiere Caleidoscopio di Reggio Emilia e, sempre nel reggiano, l’innovazione sociale e digitale del Progetto laboratorio aperto.

E infine, “Emilia-Romagna, regione lavoro, delle imprese e delle opportunità” con alcuni protagonisti dell’incubatore delle Serre dei Giardini Margherita; la testimonianza di una giovane assunta da un’impresa del forlivese Silfradent con contratto di alto apprendistato; un’impresa del modenese, Rei Lab Reinova, che grazie ai finanziamenti della legge regionale 14 sta realizzando progetti innovativi per la transizione energetica della filiera automotive investendo in capitale umano; la rigenerazione urbana del Lungomare Rimini grazie all’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile finanziata nell’ambito della programmazione Fesr e i progetti innovativi di Curti costruzioni meccaniche azienda del ravennate, che ha ricevuto un finanziamento nel primo bando regionale dedicato alla Space economy.
I video saranno accompagnati da una campagna social sia su Meta che su You Tube.