Nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto alla violenza di genere, in cui la Polizia di Stato è impegnata in prima linea, il Questore di Bologna, a seguito dell’attività istruttoria della Divisione Anticrimine, nelle ultime tre settimane ha irrogato ben 20 provvedimenti di ammonimento e, più nello specifico, 8 provvedimenti contro lo “stalking” (“misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori”), nonché 12 provvedimenti contro la violenza domestica (“Disposizioni per il contrasto della violenza sulla donne e della violenza domestica”).

La misura dell’ammonimento rappresenta, tra le misure di prevenzione adottabili dal Questore, uno strumento volto a prevenire l’escalation di comportamenti ossessivi e molesti prima che possano culminare in atti di violenza più gravi.

Tale misura preventiva permette al Questore di intervenire tempestivamente e si rivela uno strumento particolarmente efficace ai fini della tutela delle vittime, in quanto i casi di recidiva dopo la notifica del provvedimento sono rarissimi, quantificabili nell’ordine del 2%, a dimostrazione dell’efficacia dello strumento.

Tra queste 20 misure emanate, c’è il caso di una donna che per un lungo periodo ha ricevuto attenzioni e regali non graditi da un uomo che ripetutamente, con tali comportamenti intrusivi e molesti, la costringeva a cambiare le proprie abitudini di vita.

O ancora, il caso di una donna che dopo aver effettuato un ordine per una pizza, apriva inconsapevolmente la porta all’ex fidanzato, già autore di ripetute condotte moleste nei suoi confronti, che, al fine di trarla in inganno, per l’occasione, si era finto rider.

In un altro triste episodio, la vittima era costretta a travisarsi e ad indossare una parrucca per uscire di casa senza correre il rischio di essere riconosciuta dallo stalker, anch’esso ex fidanzato, che era solito appostarsi sotto il suo luogo di lavoro.

Infine, anche gesti di apparente attenzione e cortesia nei confronti della “vittima” possono integrare i citati comportamenti assillanti e molesti, quali, ad esempio, nel caso di un uomo che, in assenza della donna, si introduceva abusivamente nella sua abitazione al fine di curarne il giardino.

Tutte le persone ammonite, autori di tali condotte persecutorie o violente, sono state convocate presso la Divisione Anticrimine della Questura, dove il personale di Polizia, qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche e di genere, ha notificato ai destinatari i provvedimenti che rappresentano una sorta di “cartellino giallo” e quindi un’esortazione a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena l’irrogazione di misure di prevenzione ancora più incisive o penali.