“Il Comune oggi afferma di aver lavorato insieme ai tassisti sul miglioramento qualitativo del servizio. Noi crediamo invece che il dialogo sia mancato e non per colpa della categoria, che ha tentato in tutti i modi di trovare una soluzione, che non è quella prospettata ancora oggi dall’Assessore Orioli”. E’ il commento di Claudio Pazzaglia, Direttore Cna Bologna.

“Come hanno spiegato i dirigenti di Fita-Cna Bologna – prosegue Pazzaglia – il Comune purtroppo ha voluto imporre una riorganizzazione preconfezionata, in maniera unilaterale.  Il parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti, che il Comune cita, è elaborato sulla base di una documentazione sbagliata, che fa riferimento al precedente bando quando molte licenze non furono assegnare, non per il costo (che era fissato a 175.000 euro) ma per vizi di forma. Il valore di una licenza a Bologna è di 200.000 euro, quelle prospettate dal Comune ledono i diritti dei tassisti”.

“Inoltre non crediamo sia giusto mettere sul banco degli imputati i taxi per la qualità del servizio – conclude Pazzaglia – in una città praticamente bloccata dai cantieri del tram e non solo”.