Da sinistra, Angelo Argento, presidente di Cultura Italiae; Luigi Zironi, sindaco di Maranello; Massimo Mezzetti, sindaco di Modena; Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica

“La cultura è ciò che resta quando si è dimenticato tutto il resto”, scriveva Émile Henriot. È da questo invito a seminare futuro, coltivare conoscenza e far germogliare nuove visioni che nasce S.E.M.I. 2025, il grande appuntamento dedicato al valore della cultura come guida per il futuro dell’Italia e del mondo, in programma a Modena e Maranello l’11 e 12 ottobre. Due giornate dense di incontri, dialoghi, esperienze e visioni che mettono al centro il tema dell’intelligenza culturale, intesa non come erudizione astratta ma come capacità profonda di comprendere, rispettare e interagire con la pluralità delle culture in un tempo fragile e complesso.

Se l’intelligenza artificiale avanza in ogni settore della vita quotidiana, S.E.M.I. richiama l’urgenza di un’altra intelligenza: quella che sa leggere le differenze, trasformarle in risorsa, coltivare libertà e responsabilità. Una bussola che permette di affrontare le grandi sfide globali – dai conflitti geopolitici alle migrazioni, dal cambiamento climatico alle rivoluzioni tecnologiche – mantenendo saldo il legame con l’umano. Come ricordava Amartya Sen, la vera libertà nasce solo dalla possibilità di scegliere tra diverse opzioni culturali; e per farlo, è necessario conoscere.

La manifestazione è stata presentata questa mattina nella Sala di Rappresentanza del palazzo comunale, alla presenza del sindaco di Modena, Massimo Mezzetti; del sindaco di Maranello, Luigi Zironi; del presidente di Cultura Italiae, Angelo Argento, e del presidente di Fondazione Lottomatica, Riccardo Capecchi.

Per due giorni le città di Modena e Maranello diventano dunque teatro e laboratorio di un confronto che unisce dimensione internazionale e radici territoriali, eccellenze italiane e prospettive globali.

Il viaggio dei partecipanti prende avvio simbolicamente già venerdì 10 ottobre da Roma, a bordo del treno storico “Arlecchino – SEMI25”, per approdare nel cuore dell’Emilia per un’anteprima dell’evento (su invito) al Museo Enzo Ferrari. Qui, tra le riflessioni di Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la verve di Dario Vergassola e un recital di Lino Guanciale, viene consegnato alla città di Modena – per mano del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale – il Premio “Presidio Culturale Italiano”, ritirato dal sindaco Massimo Mezzetti. Una cerimonia che sottolinea il ruolo della città come crocevia di innovazione e patrimonio, luogo dove il passato dialoga con il futuro.

Sabato 11 ottobre, primo giorno di S.E.M.I. 2025, il sipario del Teatro Storchi, a partire dalle 8.30, si apre su una ampia riflessione collettiva: intelligenza culturale, eccellenza italiana e umanesimo tecnologico. La mattinata, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, viene animata da voci autorevoli della cultura, delle istituzioni, dell’economia e dell’impresa: da Giampiero Massolo a Patrizia Asproni, dal ministro della Difesa Guido Crosetto a Matteo Del Fante, passando per rappresentanti di grandi aziende come Lottomatica, META Italia e Poste Italiane. Momento centrale sarà la consegna dei Premi “Presidi Culturali Italiani 2025” a personalità come Stefano Boeri, Massimo Bottura, Roberto Burioni, Marialina Marcucci e Giancarlo Giannini, figure che con la loro opera hanno intrecciato cultura, innovazione e responsabilità sociale.

Il pomeriggio (su invito) viene dedicato, invece, al racconto delle eccellenze industriali e territoriali italiane, con un viaggio a Maranello e nelle aziende simbolo del saper fare modenese. La giornata culmina con la cena di gala all’Accademia Militare di Modena, occasione di incontro tra protagonisti del panorama culturale e artistico, impreziosita dal contributo del Maestro Massimiliano Finazzer Flory.

Domenica 12 ottobre, nuovo appuntamento aperto al pubblico (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti), per una mattinata in cui guardare avanti, interrogandosi apertamente sul futuro dell’umanità. Al Teatro Storchi, dalle 10.00 alle 12.45, voci internazionali provenienti da Egitto, Libano e dall’ambito Unesco portano esperienze e riflessioni sul ruolo della cultura come ponte per il dialogo e la pace. Accanto a loro, studiosi, imprenditori, scienziati e sportivi italiani offrono testimonianze di come intelligenza culturale, innovazione e responsabilità possano intrecciarsi in una visione condivisa. L’intervento conclusivo dell’amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna, offre un’immagine dell’eccellenza italiana come opera d’arte perfetta, sintesi di ingegno e bellezza.

Il festival si conclude con lo SportCity Day, grande festa del movimento e della qualità della vita che approda a Modena dopo aver toccato oltre 150 città italiane. Sarà il segno tangibile di un evento che non si limita al pensiero e alla parola, ma che invita i cittadini a vivere la cultura come esperienza di benessere, partecipazione e comunità.