denaro1La cooperativa Unieco di Reggio Emilia nel 2008 ha realizzato un fatturato consolidato di 525 milioni di euro, in aumento rispetto ai 505 milioni del 2007, e un utile al netto delle tasse, di 24 milioni di euro.

“Si completa così un piano poliennale (2005-2008) – spiega il presidente di Unieco Mauro Casoli – che è stato straordinariamente positivo, e ha posizionato stabilmente Unieco tra i primi 10 general contractor italiani e tra le imprese di costruzioni con le migliori performance di redditività in assoluto. Abbiamo la consapevolezza che la fase congiunturale sia complessa e difficile in tutti i settori in cui operiamo (costruzioni, laterizi, ambiente e ferroviario) ma abbiamo i fondamentali in ordine e programmi di ampio respiro (il piano 2009-2012) che ci consentono di guardare al futuro con un atteggiamento positivo. Innovazioni di prodotto e nuovi spazi di mercato, in Italia ma anche all’estero, daranno a Unieco nuove prospettive di crescita. La linea di sviluppo è aperta a partnership importanti con imprese cooperative (come il Consorzio Stabile Eureca, che punta a giocare un ruolo di primo piano nei lavori per l’Expo 2015 a Milano) ma anche con imprese private, come avviene, solo per fare un esempio, con la Pizzarotti per la Bre.Be.Mi, e con altre imprese, sia in Italia cheall’estero, dove sono in fase di valutazione o avviati importanti investimenti. In partnership con l’impresa Mingori di Parma realizzeremo, su incarico del CCC di Bologna, la nuova sede dell’EFSA (l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Il cantiere è avviato e si tratta di un’opera che contribuirà a dare a Parma una nuova immagine in Europa”.

Unieco nelle sue cinque divisioni operative conta 1.300 addetti, e anche nel 2008 si registra un aumento dell’occupazione intorno al 4%. Il vantaggio competitivo che Unieco ha accumulato, sarà il punto di partenza del piano 2009-2012, che punta a un fatturato consolidato di 800 milioni di euro con 1.500 addetti. Il capitale investito a fine piano supererà i 500 milioni di euro, mantenendo il rapporto capitale netto/capitale investito su livelli di assoluta tranquillità grazie a un risultato netto, che nei 4 anni, si attesterà a oltre 76 milioni nonostante le previsioni negative che si annunciano per il  2009 nei settori dove Unieco è presente (partendo dal rallentamento nel settore delle costruzioni).

“Il futuro è giovane e non va temuto – ha concluso Casoli – con investimenti, alleanze e innovazione Unieco cambierà. Faremo cose nuove, ci insedieremo in territori nuovi. È per questo che, nonostante gli scenari nazionali e internazionali ancora legati a segnali di crisi, dall’assemblea di bilancio parte un invito alla fiducia che arriverà in tutti i territori dove Unieco opera e dove opererà nei prossimi anni con tutte le sue attività: dalle costruzioni all’immobiliare, dai lavori ferroviari alle soluzioni per l’ambiente (rifiuti e anche energie rinnovabili), dai laterizi (con grande attenzione ai materiali innovativi per l’edilizia sostenibile) alle infrastrutture ferroviarie”.

A porre domande sul futuro di Unieco sono stati cinque giovani laureati che partecipano a Progetto Astrolabio (il progetto di formazione attivato da Unieco con l’Università Bocconi e con gli atenei di Bologna e Ferrara). A rispondere c’erano i direttori delle cinque divisioni che formano Unieco. Divisione Costruzioni Emilia Il direttore Massimo Pinotti: “I dati del consuntivo 2008 vedono il monte lavori sfiorare i 172 milioni di euro ed un margine di contribuzione positivo. Nel quadriennio 2005 -2008 la Divisione Costruzioni Emilia ha realizzato un monte lavori di 550 milioni, superando il budget che era a 444 milioni, con un margine di contribuzione di 53 milioni contro i 32 previsti. La riduzione prevista dal budget 2009 conferma la difficoltà che l’intero comparto delle costruzioni sta vivendo, ma Unieco stamettendo in campo azioni che a medio termine avranno riflessi positivi”.

Divisione Costruzioni Italia Il direttore Stefano Imovilli: “Il bilancio 2008 evidenzia un fatturato attestato a 123 milioni di euro, in flessione rispetto al triennio precedente, ma con un margine di contribuzione di assoluto rilievo. I bassi volumi sono legati al ritardo nell’avvio di importanti grandi commesse infrastrutturali, e al rallentamento, in parte voluto, di alcuni grandi interventi immobiliari, suggerito dallo scenario di mercato poco favorevole a operazioni di ampio respiro. Si tratta di una situazione strettamente contingente, e lo testimonia il fatto che già nel 2009 la Divisione Costruzioni Italia prevede un incremento di circa il 40% tornando a 184 milioni di monte lavori”.

Divisione Ambiente Il direttore Giulio Manzini: “Il monte lavori gestito direttamente e indirettamente nel 2008 dalla divisione ambiente è salito a 195 milioni di euro. Nell’arco dei quattro anni del Piano 2005-2008 l’attività diretta ha raggiunto i 226 milioni, con un incremento del 28% rispetto alle previsioni di Piano e con il margine di contribuzione in crescita. Anche nel 2009 è previsto un apporto importante in termini di volumi e redditività, nonostante il contesto generale di forte turbolenza”.

Divisione Laterizi Il direttore Umberto Magnani: “La Divisione Laterizi & Co chiude l’esercizio 2008 con 10 milioni di euro di fatturato ed un margine di contribuzione negativo. La pesante e repentina flessione del mercato delle nuove costruzioni residenziali è la causa di questi andamenti tendenziali negativi. Unieco da tempo sta ripensando al futuro della Divisione Laterizi & Co attraverso azioni concrete quali la qualificazione degli addetti, l’innovazione di prodotti e tecnologie, ed una attenzione ai clienti ed alla comunicazione tecnico – commerciale. Anche il 2009 si presenta però con previsioni di segno negativo, ma con un significativo recupero rispetto al 2008”.

Divisione Ferroviario Il direttore Giuseppe Neri: “La Divisione Ferroviario di Unieco formata da CLF di Bologna, Arfer e Sifel consolida nel 2008 un giro d’affari di quasi 113 milioni di euro, e nell’arco del Piano 2005-2008 ha consuntivato oltre 390 milioni di euro di giro d’affari complessivo rispetto ai 323 milioni previsti (+ 20%). Gli utili 2008 di CLF Spa sono attestati a 1,7 milioni di euro, quelli di Arfer a 1,4 milioni di euro e Sifel e’ a 1,3 milioni di euro. Il potenziale della Divisione Ferroviario specializzata nell’armamento, nel segnalamento e nell’elettrificazione non troverà nei prossimi anni spazidi manovra nel mercato italiano, ed è per questo che la linea guida delpiano 2009 -2012 punta a portare la quota di fatturato realizzata all’estero, per fine piano, al 50% del fatturato complessivo”.

Stefano Elisetti, direttore Persone – Organizzazione e Comunicazione ha ribadito l’impegno sulla formazione: “ Nell’arco del quadriennio 2001-2004 abbiamo messo in campo 19.000 ore di formazione che tra 2005 e 2008 sono diventate 42.000 e il piano 2009-2012 prevede un ulteriore investimento sulla qualificazione delle risorse umane (oltre 50mila ore). Ma è tutta Unieco che si muove verso nuovi livelli organizzativi. Entro giugno è attesa la certificazione ambientale che si unirà alle importanti qualificazioni che Unieco ha già ottenuto”.

Andrea Cattini, neo direttore Amministrazione, Finanza e Controllo ha analizzato le linee del bilancio 2008 e i trend che portano il patrimonio netto di Unieco a oltre 270 milioni di euro. “È più che raddoppiato nell’arco del piano 2005-2008, e Unieco punta ad un ulteriore consolidamento nel prossimo quadriennio. Il piano che si è appena concluso segna un ROE (Return On Equity) del 20%, che non è assolutamente ipotizzabile si verifichi nel piano vigente”.

Il tema dell’assemblea di bilancio 2008 era “Ritorno al futuro” e segna il punto di unione tra l’avvio del nuovo piano Poliennale 2009-2012 e la conclusione del Piano 2005-2008. E’ stata quindi un’occasione di analisi sul futuro, che ha coinvolto diversi interlocutori in una tavola rotonda che ha chiuso l’assemblea. Ne hanno parlato Gabriele Buia, presidente di ANCE E/R (Confindustria), Carlo Zini (presidente ANCPL Legacoop), Andrea Zanlari (presidente Unioncamere E/R), Alfredo Peri (assessore regionale ER) e Giovanni Mora, presidente di Legacoop Parma.

Dopo i saluti delle autorità cittadine, di futuro in chiave di solidarietà internazionale, ha parlato Patrizia Santillo, presidente del GVC di Bologna, la Onlus che ha supportato Unieco e Coopselios, a realizzare nella città brasiliana di Belo Horizonte l’asilo Nido “Aguas Claras”, che ospita 270bambini e bambine che abitavano nelle favelas. Un asilo ‘gemello’ di quello appena inaugurato a Reggio Emilia e che è il primo asilo nidointercooperativo d’Italia.

Nel corso dell’assemblea è stato proiettato il video “100 Aguas Claras per Belo Horizonte” che racconta la storia dell’asilo brasiliano nato da un’idea di cooperazione senza frontiere, lanciata dai soci di Unieco nel 2004 inoccasione del centenario dalla fondazione. Idea sostenuta da grandi operazioni di solidarietà come i “Tre Concerti per Reggio” di Luciano Ligabue al teatro Valli nel 2006, fino all’inaugurazione del progetto che ha coinvolto la Coopselios di Reggio Emilia per gli aspetti formativi sulla didattica, il Ministero degli affari esteri e altre cooperative.

UNIECO è una società cooperativa multibusiness con sede centrale a Reggio Emilia, articolata su cinque divisioni (Costruzioni Italia, Costruzioni Emilia, Laterizi & Co, Ambiente e Ferroviario) e due direzioni centrali(Amministrazione e Finanza – Persone, Organizzazione e Comunicazione). Èattiva in tutta Italia e ha presenze anche all’estero. Unieco ha ottenuto laqualifica di General Contractor per opere fino a 700 milioni. Nel 2008 ha realizzato un fatturato consolidato di 525 milioni di euro e ad oggi vede più di 1.300 addetti occupati.

(www.unieco.it)