Dopo i casi di ritrovamento di uova contaminate, la Provincia di Reggio Emilia ha contribuito all’istituzione di un Coordinamento sulle attività di ricerca della diossina ed inquinanti ambientali. La decisione è stata presa questa mattina, martedì, nel corso di un vertice nella sede dell’Assessorato provinciale all’Agricoltura, in cui si è fatto il punto sulla questione delle uova alla diossina che ha allarmato di recente alcuni comuni della bassa reggiana.

Il Coordinamento, nato con l’obiettivo di monitorare l’andamento dei controlli sul territorio provinciale e facilitare il rapporto con la Regione Emilia-Romagna, è costituito dagli Assessorati all’Agricoltura, alla Sanità ed all’Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, dall’Unione dei Comuni della Bassa, dal Distretto sanitario di Guastalla, dal Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl, dall’Arpa di Reggio Emilia e dalla sezione reggiana del laboratorio dell’Istituto zooprofilattico di Brescia. Il Coordinamento intende, inoltre, informare la cittadinanza sui risultati e promuovere una campagna di sensibilizzazione sulle corrette norme di gestione dei pollai rurali.

All’incontro di questa mattina hanno partecipato Roberta Rivi e Marco Fantini, assessori provinciali all’Agricoltura ed alla Sanità, Pietro Oleari per l’Assessorato provinciale all’Ambiente, il sindaco di Luzzara Andrea Costa per l’Unione dei Comuni della Bassa, Giuliana Boschini, Emanuela Bedeschi, Mirco Bassoli ed Antonio Cuccurese per l’Ausl, Claudio Lazzaretti per Arpa e Michele Dottori per l’Istituto zooprofilattico.

I controlli, avviati dal Dipartimento di Sanità pubblica dell’Usl di Reggio, sono iniziati con il campionamento di uova dai pollai rurali di 14 allevamenti di Boretto, Brescello, Luzzara, Gualtieri, Guastalla, Reggiolo e Rolo, effettuato dal 24 febbraio al 18 marzo. In otto dei 14 allevamenti, dove è stata riscontrata la presenza di bovini da latte, sono stati prelevati anche campioni di latte durante la mungitura. Prima del campionamento, è stato compilato un questionario per la raccolta di dati sulle modalità di allevamento.

La prossima riunione del Coordinamento si terrà una volta disponibili gli esiti di laboratorio di tutti i campionamenti effettuati sulle uova e sul latte. Si ricorda che sul sito dell’Ausl di Reggio ed in ogni ufficio periferico del Servizio di sanità pubblica veterinaria sono disponibili indicazioni sulle norme e le buone pratiche di gestione dell’allevamento avicolo rurale.

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PER UNA BUONA GESTIONE DELL’ALLEVAMENTO AVICOLO RURALE

PER RIDURRE I RISCHI LEGATI ALLA CONTAMINAZIONE NON DEVI MAI BRUCIARE:

· il legno trattato con vernici, catrame, impregnanti o solventi

· la carta, i giornali, i sacchi

· la plastica, il polistirolo, i sacchi dei fertilizzanti, dei diserbanti, i pneumatici, i rifiuti urbani, gli oli esausti, i fili elettrici, i prodotti trattati con ipoclorito di sodio (candeggina), le corde delle rotoballe e i teli in plastica.

NON DEVI MAI ABBANDONARE IN AZIENDA:

· materiale plastico (teli, sacchi, corde..) il polistirolo, il legno trattato, gli oli esausti, i contenitori dei diserbanti, dei fertilizzanti, dei rifiuti urbani

NON DEVI MAI DISPERDERE:

· la cenere nel pollaio o nei nidi

NON DEVI MAI USARE:

· legno trattato con vernici e impregnanti nei ricoveri e nelle mangiatoie

· contenitori verniciati o bidoni e vassoi in polistirolo come mangiatoie e abbeveratoi;

· l’asfalto o i calcinacci e neppure i materiali provenienti dalle industrie né la segatura della motosega come lettiera per i tuoi animali;

· bidoni che contenevano delle vernici o degli oli per somministrare i mangimi;

· pannelli con materiali isolanti e sigillanti (poliuretani, silicone, polistirolo) nei ricoveri, neppure d’inverno per proteggere dal freddo;

· contenitori di plastica o piatti usa e getta per somministrare il mangimeo gli scarti di cucina

EVITA IL CONTATTO DEI TUOI ANIMALI CON LE FONTI DI CONTAMINAZIONE E RICORDATI DI

· curare la pulizia e l’igiene dei ricoveri e delle mangiatoie

· rinchiudere i tuoi animali in recinti e non lasciarli liberi di razzolare ovunque nell’azienda in particolare sotto le macchine agricole, sulla letamaia, vicino ai fossi, su materiali di demolizione e sull’asfalto

· utilizzare mangiatoie e abbeveratoi appositi per polli preferendo quelli in metallo

· conservare gli alimenti per gli animali in contenitori idonei e puliti in ambienti adeguati e sempre lontano dagli oli

· somministrare alimenti sani

· rinnovare la lettiera almeno una volta all’anno con materiali sicuri (trucioli di legno non trattato, terra o sabbia o paglia pulite)

NON DIMENTICARTI CHE PIU’ E’ PULITO L’AMBIENTE DOVE VIVONO E MANGIANO I TUOI ANIMALI E PIU’ SICURI SARANNO GLI ALIMENTI CHE TI OFFRONO!

Per eventuali chiarimenti rivolgiti al Servizio Veterinario della tua AUSL