Lunedì sera in Circoscrizione 2 si è tenuta un’interessantissima riunione con le associazioni che sul suo territorio si occupano di assistenza e volontariato. Era presente anche l’assessore Maletti e, visto l’argomento, abbiamo pensato bene di andare a sentire cosa si sarebbe detto. Siamo rimasti letteralmente sbalorditi quando i relatori, supportati da statistiche e proiezioni di grafici, hanno detto di fatto quello che noi urliamo ai quattro venti da sempre, rimanendo inascoltati, ovvero che gli stranieri non sono una ricchezza, bensì un peso enorme che ricade in buona parte sui servizi sociali.
Abbiamo appreso che solo sul territorio della Circoscrizione 2 del Comune di Modena 737 nuclei familiari beneficiano di contributi economici da parte dell’amministrazione. E di questi solo 177 sono italiani, gli altri 560 sono nuclei familiari di stranieri.
Gli entusiasmi di Cigni e del PD vengono impietosamente soffocati dai dati che loro stessi sono costretti a diffondere. I servizi sociali sono un pozzo senza fondo che rischia di mandare in fallimento i nostri enti locali. E una gran parte delle spese sono destinate ad aiutare o a mantenere stranieri che per il nostro territorio rappresentano l’esatto contrario della ricchezza.
A questo punto chiediamo all’amministrazione di diffondere ulteriori informazioni e dati più dettagliati. Vogliamo conoscere la tipologia di aiuti che vengono forniti agli stranieri. Anche per poter avere più chiara qual è la tipologia di famiglie che ottengono i contributi, e soprattutto per capire se queste erogazioni hanno il carattere dell’eccezionalità, oppure se queste famiglie gravano da anni sui bilanci comunali e quindi sulle tasche dei cittadini.
Non solo. Ma vogliamo anche conoscere le statistiche e i dati relativi alle esenzioni di cui godono gli stranieri. Da quelle per le mense scolastiche e per le rette degli asili a quelle che riguardano in generale la sanità. Perché ogni esenzione è di fatto un costo del quale si fanno carico gli altri cittadini.
Riteniamo che sia un dovere di chi amministra le nostre città, qualora ci siano stranieri che non hanno la possibilità di entrare o rientrare nel mercato del lavoro, ma che vivono di pura assistenza pubblica, avvalersi degli strumenti esistenti per facilitarne il ritorno ai paesi d’origine, dove potranno condurre vite più decorose. In questo momento di crisi, come dice Monti, si tratta di salvare l’Italia. Ma l’Italia si salva non rapinando gli italiani, bensì tagliando certe spese che oggi sono diventate insostenibili.
(Componente esterno della Commissione Assistenza della Circoscrizione 2, Samuel Alvino – Il segretario cittadino della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, Stefano Bellei)

