«Il riordino delle Province deve valorizzare il ruolo dei Comuni senza allo stesso tempo indebolire o svuotare la Regione. Per assolvere al meglio i nostri compiti non ci servono logiche di potere, come quelle che mi sembra di intravedere da parte di qualche Provincia, ma una riforma vera che qualifichi gli enti locali, semplifichi e renda più efficienti le istituzioni e la pubblica amministrazione, avvantaggiando i cittadini». Così il Sindaco di Mirandola Maino Benatti in merito alla discussione di questi giorni sulla nuova organizzazione dello Stato. «Il ridisegno istituzionale ha un senso e darà dei frutti se prevarranno logiche di coesione e rafforzamento dei territori. – spiega Benatti – Mi sembra invece che stiano prevalendo logiche di potere e tentativi di forzare la mano da parte di qualche Provincia, partendo da raccolte firme e documenti consigliari che hanno il solo scopo di forzare le decisioni altrui. La logica – prosegue il Sindaco di Mirandola – deve essere quella di rafforzare e dare un futuro solido alla Regione, di responsabilizzare Comuni ed Unioni (gli enti più vicini ai cittadini) e fornire servizi efficienti nelle nuove Province che si andranno ad individuare. Tutto ciò deve prescindere logiche campanilistiche che – a mio parere – nascondono altro. Non ha senso costruire macro province che devono coordinare oltre 250 comuni, come da qualche parte si sostiene. Non è una soluzione credibile ed accettabile, perché la presenza di una città metropolitana e di macro province mette in discussione la forza e la tenuta stessa della Regione. Modena, se quella dovesse essere la logica prevalente, può anche rimanere da sola! Ma noi ci auguriamo che prevalga il buon senso e l’interesse dei cittadini. Su questi temi – conclude Benatti – è necessario arrivare ad un confronto sereno e privo di pregiudizi, per arrivare ad un rafforzamento dei territori nel nuovo assetto organizzativo istituzionale».

