L’incontro aveva come obiettivo la sensibilizzazione sul tema di un’organizzazione del tempo e del lavoro che consenta alle persone di affrontare con serenità ed efficienza la quotidianità fatta di impegni professionali e familiari, nonché la presentazione di un percorso formativo specifico su questa tematica finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia.
A dimostrazione dell’importanza del tema e dell’impegno delle istituzioni per favorirne una gestione ottimale e contribuire alla riduzione di uno “stress sociale” crescente, erano presenti al tavolo dei relatori, l’Assessora alla cura della comunità del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti, la Consigliera di parità effettiva Maria Giovanna Mondelli e l’Assessore all’Istruzione, Scuola, Università, Ricerca e Formazione Professionale della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi.
Massimo Neri, Professore di organizzazione Aziendale dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha così inquadrato il tema: “La conciliazione vita-lavoro è una delle questioni più sentite nell’agenda politica e nella riflessione degli esperti di lavoro organizzato. Il malessere dovuto alle difficoltà di conciliare vita e lavoro è crescente eppure si continua ad agire in modo curativo anziché preventivo. La prevenzione – ha continuato Neri – è materia prevalentemente organizzativa. Per trovare soluzione efficaci, sia per le aziende che per le persone, occorre agire sulle organizzazioni, preparando adeguatamente i Responsabili del personale e integrando a monte possibili soluzioni flessibili anziché istituire a valle interventi riparatori come analisi di clima, psicologi del lavoro eccetera.”
Il percorso formativo è finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia e sostenuto dal Comune di Reggio Emilia tramite la Consulta Tempi & Orari e dall’Ufficio della Consigliera di Parità. La gestione delle attività è affidata a 5 enti di formazione del territorio reggiano (Centro Servizi PMI ente capofila, Cesvip, Cis- Formazione, Ecipar, Irecoop) espressione delle associazioni di categoria facenti parte della Consulta.
“Questo corso, finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia – ha spiegato l’assessore provinciale Ilenia Malavasi – coglie una sfida importante per far crescere una consapevolezza prima di tutto culturale nella società. Il tema della conciliazione tempo-lavoro-famiglia e il ruolo delle donne nel mondo del lavoro risulta strategico per la crescita del paese. Se infatti il numero delle donne impiegate nel lavoro raddoppiasse il pil crescerebbe del 7 %. Un dato che deve far riflettere. Occorre dunque lavorare per costruire una società coesa e paritaria, dal mondo della scuola, al mondo del lavoro, a quello della famiglia. E’ un obiettivo collettivo, non delle sole donne, per una crescita equa, sostenibile, intelligente e inclusiva come ci chiede l’Europa”.
“Il corso finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia che formerà manager della conciliazione e’ il risultato tangibile di un lavoro trasversale tra Consulta Tempi e Orari del Comune di Reggio Emilia, Consiglierà di Parità e Provincia medesima – ha aggiunto l’assessore del Comune di Reggio Emilia Natalia Maramotti – per formare figure professionali che dentro le imprese sappiano guardare alla organizzazione del lavoro in ottica di conciliazione come ad uno strumento fondamentale da giocare nella partita del riposizionamento del nostro sistema economico sul terreno della competitività e della qualità sociale.”
Il percorso, suddiviso in due annualità, ciascuna della durata 208 ore, si avvierà a metà novembre (per info: Centro Servizi PMI – 0522 267711) e si rivolge prioritariamente a Responsabili delle risorse umane e titolari di aziende che vogliano approfondire il tema e sensibilizzare organizzazione aziendale. L’accesso è individuale.
“Si tratterà di un percorso meta-conciliante – ha aggiunto Neri – che cercherà anche nella sostanza di chiarire i rapporti tra teoria e pratica, favorendo la partecipazione tramite un calendario e una flessibilità organizzativa che consentano di conciliare i tempi di vita e lavoro dei partecipanti in primis, dimostrando che conciliare si può e con vantaggi per tutti”.
“Di mancata conciliazione ci si ammala , si perde il lavoro,si compromette lo sviluppo di carriera….
Ma di mancata conciliazione si ammalano anche le aziende, perché la produttività è più bassa, il turnover più elevato e così via. Questo è quello che la mia esperienza quotidiana di consigliera di parita mi mostra – ha detto la consigliera di parità Maria Mondelli – Spesso il problema si pone in modo acuto quando il lavoratore o la lavoratrice hanno figli piccoli o anziani da accudire, ma si presenta cronicamente laddove gli orari e i tempi del lavoro non consentono di programmare il resto dei bisogni di un individuo”.

