La Provincia di Modena registra ancora una escalation criminale diffusa indistintamente in vari comuni e nelle varie aree. Dal centro alla periferia di Modena, da Zocca a Castelfranco, e in quest’ultimo, oltre alla serie di rapine in appartamenti, in pochi giorni due anziane signore sono finite all’ospedale vittime di scippi.
Nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine nel controllo e nel presidio del territorio, i comuni della provincia di Modena continuano ad essere presi d’assalto da bande di criminali pronti a compiere atti violenti contro le persone e le cose. Un fenomeno che continua ad aumentare soprattutto nei nostri territori e sul quale la politica non ha saputo fornire né spiegazioni né risposte, soprattutto sul piano della prevenzione. Ribadisco che se vogliamo contrastare e impedire l’ulteriore crescita della microcriminalità, dovremmo controllare maggiormente, anche a livello provinciale e comunale, i flussi di immigrati provenienti dai paesi dell’africa settentrionale e dall’est europeo.
Ma nonostante le promesse ed i soldi stanziati, il Comune di Castelfranco, uno dei più colpiti dai reati predatori, nulla o poco ha fatto, per la prevenzione dei reati, ma noi crediamo che qualcosa se lo si vuole fare, lo si possa fare. Chi oggi non è in regola con il permesso di soggiorno, chi da lungo periodo non riesce a dimostrare di avere un lavoro regolare, e chi non ha usufruito, perchè privo delle condizioni per farlo, dell’ultima sanatoria, va espulso. L’eccessiva presenza numerica di immigrati irregolari e senza prospettiva di lavoro crea facile manovalanza per la criminalità organizzata dedita allo spaccio di droga, alla prostituzione, ai furti e alle rapine. Non è sufficiente contrastare i reati. Va fatta un attività di prevenzione capillare, puntando anche sul monitoraggio delle condizioni di vita e di sussistenza delle comunità di immigrati, ed avere il coraggio di evitare la permanenza di chi non è nelle condizioni di mantenersi onestamente”.

