Si è svolto nel tardo pomeriggio di giovedì 31 gennaio l’incontro informativo tra l’Amministrazione Comunale di Poviglio, Usl, Iren e i cittadini residenti in via Pessina, tratto tra via Bertona e via Argine Mola, e un nucleo familiare di via Gruara, per presentare le analisi effettuate sui campioni d’acqua provenienti dalle 15 unità abitative della zona, in seguito al ritrovamento, in due pozzi, di un livello leggermente superiore di arsenico rispetto a quanto stabilito dall’Unione Europea.
All’incontro, convenuto con i cittadini nel corso di una prima riunione svolta sul tema a dicembre 2012, erano presenti il sindaco Giammaria Manghi, l’assessore ai Lavori pubblici Domenico Donelli, il geometra comunale Mauro Rossi, il dottor Maurizio Rosi dell’Usl, Vincenzo Iotti e Alberto Bulgarelli di Iren.
La presentazione dell’analisi tecnica delle rilevazioni è stata affidata al dottor Rosi. Dei pozzi campionati, 13 si approvvigionano a una profondità di 100/ 120 m, due a una profondità, rispettivamente, di 40 e 20 metri. L’acqua delle falde profonde 100/120 m e 40 m, è caratterizzata da rilevante presenza di ferro e manganese, e in 11 campioni è stata rilevata una presenza di arsenico in concentrazione pari o superiore al limite di legge. Nel complesso, pur non evidenziando caratteristiche tali da rappresentare un rischio immediato per la salute, l’acqua in esame non è quindi da considerarsi adeguata per gli usi potabili e alimentari.
Pertanto il Sindaco emanerà apposita ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua dei pozzi in questione per scopi domestici.
La presenza dei due responsabili IREN, inoltre, è servita per fare un primo approfondimento sulla possibilità di un’eventuale estensione della rete dell’acquedotto. Un secondo ragguaglio verrà effettuato dopo l’incontro, previsto per la mattinata di giovedì 7 febbraio, del Primo cittadino con il responsabile di Atersir, l’organismo deputato ad occuparsi, tra le altre cose, degli investimenti inerenti l’estensione delle reti idriche.
Sempre nel corso dell’incontro, è stata richiesta da alcuni cittadini la possibilità di estendere, contestualmente a quella idrica, anche la rete del gas: anche in questo caso la proposta sarà illustrata non appena definito il preventivo di spesa.
In entrambi i casi, ha comunque chiarito il Sindaco, è necessaria l’adesione del 50% più 1 dei cittadini coinvolti. L’alternativa all’estensione della rete idrica è il dotarsi di appositi depuratori.
«Siamo alla terza situazione, nel corso della legislatura, nella quale si ravvisano alcuni problemi riguardanti le caratteristiche dell’acqua dei pozzi di abitazioni private» ha spiegato Manghi: «in ciascuno di questi casi abbiamo affrontato, e affronteremo, la situazione con l’intento di risolver al più presto i problemi. Come Amministrazione l’attenzione è massima su una questione primaria come l’acqua e oggettiva come la tutela della salute dei cittadini».