riparte-il-futuroSi è svolta questa mattina, martedì 19 febbraio, presso la sede UISP Provinciale di Reggio Emilia, la conferenza stampa organizzata dall’associazione Libera e dal Gruppo Abele per la presentazione della campagna “Riparte il futuro”, per il contrasto alla corruzione, in nome dei principi di trasparenza, integrità, responsabilità. All’incontro erano presenti alcuni candidati reggiani alle prossime elezioni politiche, invitati a prendere atto e a firmare l’appello delle due Associazioni promotrici: Leana Pignedoli, Vanna Iori, Maino Marchi e Beppe Pagani (Pd); Claudio Bonilauri (Fare per Fermare il Declino); Enrico degli Incerti Tocci (Mir); Alberto Ferrigno (in rappresentanza di Rivoluzione Civile); Gabriella Blancato (Movimento 5 Stelle); Simone Montermini (Lista civica “Con Monti per l’Italia).

Nel dettaglio, sono quattro gli impegni richiesti ai firmatari: tre di trasparenza (Pubblicare il curriculum vitae, dichiarando tutti gli incarichi professionali ricoperti; Dichiarare pubblicamente eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato; Pubblicare la propria condizione reddituale e patrimoniale) e uno di Integrità, per rendere pubbliche situazioni di potenziale conflitto d’interessi, sia personale che relativo a congiunti e familiari.

L’ultimo impegno che si chiede di assumere è quello di responsabilità nei confronti degli elettori e di intervenire nei primi cento giorni di attività parlamentare, per modificare il codice penale, relativamente al reato di scambio elettorale, politico – mafioso.

«Un modo chiaro per esternare il proprio impegno per favorire una rinnovata coesione sociale che lega il mondo politico alla cittadinanza, ricucendo la sfiducia generata dai molti, troppi fenomeni corruttivi che logorano la vita istituzionale e sociale dell’Italia» spiega Giorgio Campioli, di Libera Reggio Emilia. «In questo modo, il cittadino potrà esprimere un voto pienamente consapevole e realmente democratico dando la sua preferenza a chi sottoscrive la nostra proposta. Insieme, possiamo contribuire a fare dell’anticorruzione una priorità nell’agenda politica e sociale del nostro Paese. Politici, amministratori e funzionari, cittadini, società civile organizzata, rappresentanti del mondo dell’economia, della cultura, della comunicazione: siamo tutti chiamati a farci promotori del cambiamento».