In questo momento di stallo della politica nazionale, i congressi modenesi del Partito Democratico possono essere un’opportunità ma anche un rischio. Il rischio è proprio quello di non essere all’altezza del delicato momento politico: per questo bisogna tendere, anche a livello locale, ad un dibattito adeguato alla portata dei cambiamenti. Ecco perchè durante la prossima fase congressuale è necessario ripensare l’agenda politica, rivedere il modello di sviluppo locale, ridare dignità al concetto di “etica pubblica” e di lavoro. Devono essere le priorità del Pd anche a Modena. Perchè questo non è il momento di costruire strategie di breve respiro per garantirsi quote di potere locale: ci vuole un atto di coraggio, il coraggio cioè di proporre un’idea di società nuova, capace di un pensiero politico all’altezza dei cambiamenti straordinari che stiamo vivendo. Anche nel Pd locale è necessario uno sforzo di innovazione profonda, nella sua forma organizzativa e nella sua proposta politica, tenendo conto anche delle istanze portate avanti dalle diverse sensibilità presenti nel partito senza che questi diventino bandiere o sterili etichette. Dal congresso auspichiamo per esempio profili e proposte che rispondano al cambiamento richiesto al Pd ma che non mirino semplicemente a cambiare gli assetti per mandare a casa la vecchia classe dirigente. Vogliamo cambiare il partito e la città a partire da una nuova concezione dell’etica pubblica, delle funzioni che il nostro partito deve ricoprire, dell’ambiente e dallo sviluppo, dell’attenzione alle relazione e alla cure delle persone, dalle politiche a sostegno del reddito. Vogliamo realizzare una discussione di partito che possa partire da un modello di città aperta, basata sull’impegno e sul lavoro, sul talento e sulla creatività e non sul rancore e sul sospetto. In attesa che siano definite le regole dei congressi, le candidature in campo e altre che eventualmente verranno dovranno partire da questi temi se intendono lavorare per il bene comune e per la città. L’alternativa è un Pd che si chiude su se stesso ed incapace di rispondere alle sfide che abbiamo davanti.
Piernicola Tartaglione, consigliere provinciale
Marco Forghieri , comitato ‘Modena per Renzi’