“Dopo la prevedibile richiesta di rinvio a giudizio, il Giudice dell’udienza preliminare avrà l’opportunità di valutare la vicenda e la mia totale estraneità”. L’assessore del Comune di Modena Antonino Marino commenta così la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero rispetto a presunte irregolarità avvenute nell’assegnazione del chiosco del parco Ferrari.
“Non ho mai trattato questa vicenda – sottolinea Marino – e, in particolare, l’assegnazione e la gestione del chiosco in questione, non ho mai firmato nessuna delibera, ho sempre operato nel rispetto della legge e della mia funzione amministrativa e attendo serenamente la sollecita decisione. Continuo il mio impegno di assessore – conclude Marino – nella rinnovata fiducia espressami in queste ore dal sindaco”.
PIGHI: “TRANQUILLO PER L’ATTIVITÀ SVOLTA”
Il sindaco di Modena Giorgio Pighi commenta la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero rispetto a presunte irregolarità avvenute nell’assegnazione del chiosco del parco Ferrari.
“Nei giorni scorsi – spiega Pighi – ho letto con attenzione le carte di questa vicenda processuale. Esprimo quindi massima fiducia nell’operato del giudice e sono molto sereno e assolutamente tranquillo rispetto all’attività svolta dall’amministrazione comunale, dai suoi assessori e dai dirigenti”.
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Sulla richiesta da parte del pubblico ministero di rinvio a giudizio per sei persone indagate nella vicenda della gestione del chiosco al Parco Ferrari, intervengono con una dichiarazione congiunta il segretario provinciale del Pd Paolo Negro e il coordinatore cittadino del Pd Andrea Sirotti:
«Siamo certi della assoluta estraneità ai fatti contestati di Stefano Bonaccini e di Antonino Marino, certezza che ci viene dalla conoscenza del rigore e della integrità con cui entrambi hanno sempre operato, così come siamo sicuri della correttezza dell’Amministrazione comunale. Chiediamo, pertanto, che la magistratura, nel cui operato abbiamo ed abbiamo sempre avuto piena fiducia, faccia, nel minore tempo possibile, piena luce sull’intera vicenda. Siamo, infatti, altrettanto sereni sul fatto che la decisione dei giudici non potrà che escludere ogni responsabilità a carico di Stefano Bonaccini e Antonino Marino e dell’Amministrazione comunale più in generale».

