Quella appena trascorsa è stata una notte di controlli intensi lungo le strade reggiane del sesso a pagamento: sono più di venti le prostitute e i viados – in larga parte ecuadoregni ma anche colombiani e cileni – intercettati dai carabinieri. Alcuni di loro sono stati sanzionati con 400 euro di multa (3 contravvenzioni questa notte) in linea con le indicazioni della nuova ordinanza antiprostituzione, mentre chi era sprovvisto di documenti è stato portato in caserma per verificare la regolarità del loro soggiorno in Italia. La notte di controlli – la seconda dopo le maxi multe dell’altra notte, che avevano portato alle verifiche su altre trenta lucciole, ha consentito di tracciare una mappa piuttosto definita della prostituzione in città, e non mancano le sorprese: nei fine settimana aumenta il numero dei trans, originari del Sudamerica ed in arrivo dall’hinterland milanese, presenti lungo la via Emilia, così come è sempre più forte la presenza di “passeggiatrici” rumene, subentrate ormai alle loro colleghe albanesi. Sulle strade non c’è traccia di prostitute italiane né nigeriane. Chi gradisce quest’ultime deve spostarsi oltre Enza essendo un mercato che “assicura” la provincia di Parma. Le cinesi battono soprattutto la zona della stazione ferroviaria, adescando i clienti nelle strade attorno a piazzale Marconi per poi portarli nei loro appartamenti in zona. Questa notte, come accade dall’entrata in vigore dell’ordinanza antiprostituzione 22148, i controlli dei carabinieri sono partiti dalla tangenziale in direzione di Parma e sono continuati lungo tutte le strade attorno alla via Emilia. E, come sempre in questi casi, non sono mancate le imbarazzate giustificazioni dei clienti, che hanno cercato in ogni modo di spiegare la loro presenza in quelle zone per evitare di essere identificati. Il piu’ “leale” un cremonese 43enne che ha ammesso di essersi spostato nel reggiano dove nel weekend (vista la forte richiesta) è variegata la presenza di trans. Transessuali che stazionano in precise zone come quelle di Via Newton e Via Copernico. Dopo i “4.000” euro dell’altra notte altri 1.200 euro sono stati contestati questa notte: 400 euro a testa a 2 prostitute e 400 euro al 43enne cremonese. Le verifiche e le “azioni di disturbo” sulle strade del sesso a pagamento, annunciano dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, continueranno anche nei prossimi weekend: il fine è quello di arginare il fenomeno, che contribuisce a rendere insicuri e trafficati diversi quartieri della città.