Siamo una organizzazione sindacale profondamente radicata nel territorio modenese, portatrice di un approccio non ideologico alle questioni sociali, sentendosi addosso la responsabilità di rappresentare interessi della parte più debole della società, siamo neutrali alla competizione politica, ma estremamente interessati al confronto in atto tra i vari candidati alla elezione di Sindaco di Modena, ai programmi, agli schieramenti e alle squadre di governo. Riteniamo pertanto abbastanza prematuro parlare di contenitori rispetto ai contenuti, schieramenti rispetto ai programmi.
Non riusciamo a leggere nella polemica sollevata da Matteo Richetti, tutta interna alle questioni del partito e come tale poco chiara se resa pubblica sugli organi di stampa alcuna utilità nella definizione dei contenuti di programma.
Alla candidatura dell’ assessore Maletti espressi fin da subito parere favorevole conoscendone l’impegno sul versante sociale, la moderazione dei toni, l’approccio non arrogante ai problemi, unito però da una capacità di compiere scelte non certo facili.
Strano che venga percepita come fastidio la sua capacità di attrarre persone e consenso anche di altre forze politiche. E’ con le alleanze che si costruiscono progetti non certo con chi coglie ogni pretesto per dividere e distinguersi.
Per cui, come è consuetudine, la Segreteria della UIL è disponibile al confronto con tutte le forze di ispirazione democratica che hanno intenzione di promuovere proprie candidature. Ci faremo carico di fare “sintesi” con le categorie sociali interessate, con particolare riferimento alle situazioni di emergenza che questa crisi sta ponendo in essere, determinando nel nostro territorio una grande difficoltà.
Nelle problematiche sociali rientrano sicuramente quelle sulle politiche per la casa, la sicurezza, le tariffe, il problema degli anziani, delle loro pensioni impoverite, della salute. Anche l’ambiente che ci circonda è importante, inteso in tutti i suoi molteplici aspetti. L’argomento della formazione, delle risorse per l’istruzione e l’apprendimento, dalla materna all’ Università che si deve sempre più integrare, per il bisogno di competenze e di conoscenze alte che abbiamo, nel tessuto sociale modenese.
Poi sappiamo che ci sono altre emergenze che i nuovi amministratori volenti o nolenti dovranno affrontare a partire da quelle prodotte dalla crisi economica; la disoccupazione, lo spettro della mancanza di reddito per famiglie sia locali sia immigrate dall’ Italia o dall’ estero. I nuovi poveri, siano essi lavoratori artigiani o ex dipendenti, immigrati con permesso di soggiorno e di lavoro lasciati privi di risorse, ma indispensabili pure loro, quando sarà passata la lunga notte della crisi, a far ripartire il mondo delle imprese grazie alle conoscenze che hanno acquisito.
Modena è condannata a segnare il passo? Noi crediamo in una impennata di orgoglio che metta al centro la voglia di rivincita di tutti i distretti e la voglia di essere protagonisti e di contare della nostra società che si dovrà ispirare alle logiche di mercato e solidaristiche che l’hanno contraddistinta. E come ci appelliamo alla responsabilità sociale delle imprese così’ ci appelliamo alla sensibilità dei candidati sindaci nel dare risposte ai bisogni che vengono così fortemente avanti in questo periodo.
Quanto al confronto sulle squadre di governo delle città ci limitiamo ad osservare che ogni Sindaco dovrebbe essere lasciato libero di agire, attribuendosi onori e oneri delle scelte. Amiamo la discussione, anche franca e sincera, ma sempre cordiale nella migliore tradizione modenese. Però alcuni assessori negli ultimi anni non hanno sempre dimostrato altrettanta cordialità e franchezza, ma più spesso arroganza e superbia. A questi un turno di pausa può fare bene. La Maletti non rientra certo tra questi.
(Luigi Tollari, Segretario Generale UIL Modena)