Cervi-Carta-MateraE’ un concetto che ormai sembra essersi ampiamente affermato: l’agricoltura è una risorsa inestimabile per le implicazioni economiche, sociali, ambientali e territoriali che ha nel nostro Paese. In tutta Europa l’agricoltura consente un approvvigionamento alimentare sicuro, stabile e di qualità che si affianca a metodi di produzione rispettosi dello spazio rurale, dell’ambiente, della salvaguardia delle risorse idriche, del benessere animale e della biodiversità, favorendo il contenimento delle emissioni inquinanti. L’agricoltura offre inoltre opportunità occupazionali nelle aree rurali e favorisce il mantenimento di un tessuto sociale in quelle marginali. Nel nostro Paese occorre – quindi – confermare i valori dell’agricoltura e rinnovare la consapevolezza delle sue funzioni essenziali e dei servizi che essa offre a beneficio di tutti.

Ad affermarlo è la “Carta di Matera” un documento che la Cia ha redatto nel corso di una conferenza nella città dei “sassi”, e che è stata proposta in particolare alle amministrazioni locali, dato che l’obiettivodella ‘Carta’ è di promuovere una nuova strategia di sviluppo partendo dal territorio.

Qualche giorno fa, alla Carta di Matera ha aggiunto la propria adesione anche l’Istituto Alcide Cervi. L’occasione è stata una riunione della Presidenza regionale Cia dell’Emilia-Romagna presso l’Istituto a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia. A firmare sono stati la presidente dell’Istituto Cervi Rossella Cantoni e la vice presidente della Cia nazionale Cinzia Pagni. I rapporti tra “Cervi” e Cia sono storicamente consolidati, essendo l’Organizzazione agricola tra i soci fondatori dell’Istituto.

L’adesione di un’istituzione che svolge una funzione culturale in ambito di storia dell’agricoltura, nasce da una condivisione dei principi informatori della ‘Carta’ e dalla considerazione che esso può svolgere, nei suoi numerosi contatti con istituzioni, pubblico e scolaresche, un importante ruolo divulgativo dei principi stessi.

 

 

(foto dopo la firma con i dirigenti Cia e la Presidente dell’Istituto)