Cinque milioni di euro, quasi un terzo delle risorse dell’overbooking, andranno a finanziare altre 102 aziende agricole. Saranno così accolte tutte le richieste di contributo che erano state presentate e ammesse, ma che nella fase iniziale non erano state accolte per mancanza di risorse. I contributi andranno a finanziare progetti per l’ammodernamento delle strutture produttive e per l’adeguamento tecnologico delle aziende agricole.


“Le aziende agricole sono il perno della nostra agricoltura. Per un futuro di tutte le nostre aziende agricole – sostiene l’assessore all’Agricoltura e alimentazione Graziano Poggioli – è necessario il mantenimento e l’inserimento di nuovi giovani, produzioni di qualità tipica e biologica, sostenibilità ambientale e benessere animale. Queste risorse per strutture e impianti sono un grosso contributo economico per la realizzazione di questi obiettivi”.

I cinque milioni di euro serviranno a finanziare 102 domande di agricoltori dei quali 70 in pianura e collina (ai quali andranno complessivamente tre milioni e 600 mila euro), 19 della Comunità montana di Pavullo (per 784 mila euro) e altri 13 della comunità di Zocca (per 680 mila euro). Nelle due comunità montane i soldi serviranno a finanziare quasi esclusivamente attrezzature (macchine per la fienagione, trattrici, attrezzature di stalla,) e strutture (ricoveri macchine e attrezzi e fienili) necessarie alla produzione di latte per Parmigiano-Reggiano e limitatamente alla Comunità montana di Zocca anche per il settore frutticolo (susine, ciliegie ecc). Per le imprese della pianura e della collina il panorama degli investimenti realizzati è molto più vario stante anche la maggiore complessità dell’agricoltura della zona. Infatti si va dalla costruzione o ristrutturazione di nuove stalle per la produzione di latte da Parmigiano-Reggiano, a nuovi frutteti di varietà raccomandate dalla regione Emilia Romagna, all’installazione di reti antigrandine e impianti irrigui sottochioma su frutteti, alla realizzazione di cantine o di acetaie per la produzione di vini o aceti tipici dell’agricoltura modenese.

Infine non mancano l’acquisto di attrezzature e macchine quali trattrici, macchine per la raccolta (carri raccolta) e per l’uso più razionale di fitofarmaci (atomizzatori). Con questi cinque milioni di euro si calcola di generare otto milioni di investimenti. Delle 102 imprese che riceveranno il finanziamento la stragrande maggioranza ha già realizzato i lavori, solo 18 le imprese che avranno ancora tempo fino al 31 maggio prossimo per completare le opere e gli acquisti richiesti a contributo.