Le risposte dei vertici della Berco non hanno convinto i rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni presenti all’incontro al Ministero dello Sviluppo economico. Al tavolo per la vertenza questa mattina, oltre all’amministratore delegato Sven Arend, erano presenti i sindacati di Emilia-Romagna e Veneto, il vice ministro Teresa Bellanova, l’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia-Romagna, Palma Costi, l’assessore al Lavoro del Comune di Ferrara, Caterina Ferri e il sindaco di Copparo, Nicola Rossi.

Per istituzioni e sindacati l’azienda non ha chiarito le ragioni dell’avvio della procedura di mobilità per 331 lavoratori dello stabilimento di Copparo e per 34 di quello di Castelfranco Veneto, oltre i motivi del mancato raggiungimento degli obiettivi posti tre anni fa a seguito dell’accordo siglato l’8 agosto del 2013, che già aveva imposto pesanti sacrifici ai lavoratori.
“I generici riferimenti alla crisi del mercato internazionale e alla elevata concorrenza non sono bastati per farci condividere la lettura della situazione- dice l’assessore Costi-. Le istituzioni e i sindacati hanno chiesto all’azienda di ritirare la mobilità, in modo da consentire alle parti un vero confronto per ricercare un piano di rilancio della Berco che possa garantire all’azienda un futuro”.
“Al tavolo l’azienda ha rifiutato la richiesta fatta ufficialmente dalla viceministro Bellanova- continua Costi-, creando un clima difficile per la prosecuzione della trattativa, ma continueremo a fare la nostra parte. Siamo convinti che se l’azienda vuole superare l’attuale situazione e trovare le condizioni per un rilancio imprenditoriale, potrà farlo solo con la condivisione delle rappresentanze dei lavoratori e con il sostegno delle istituzioni”.