Bussole radioattive contenenti ‘Radio 226’
sono state sequestrate dai Carabinieri per la tutela dell’ambiente, sezione inquinamento da sostanze radioattive, su provvedimento del gip di Bologna.
Le bussole commercializzate in alcuni negozi di articoli militari e survivor di Bologna, Udine, Firenze, Ancona, Torino e nella Repubblica di San Marino.
I Carabinieri per la tutela dell’Ambiente, hanno sequestrato, da settembre ad oggi, 56 di queste
bussole, le restanti sono state già acquistate.
La Procura della Repubblica di Bologna che coordina l’attività giudiziaria ha emesso, su richiesta del Gip Michele Guernelli, un
provvedimento di sequestro su scala nazionale delle bussole radioattive e sono state avviate procedure di collaborazione con la polizia della
Repubblica di San Marino, per trovare gli strumenti di rilevazione rimanenti. Le bussole sequestrate sono state prodotte da un’azienda dell’ex Germania dell’Est dal nome Edelmann Midest Gmbh e riportano sul retro il numero di matricola 37541150.
Le bussole sono state commercializzate da una
ditta della provincia di Bologna e i Carabinieri non escludono che possano esserci in circolazione anche altri strumenti venduti nei negozi di
articoli militari contenenti Radio 226. E’ stato messo a disposizione degli utenti un numero verde, 800 25 36 08, dove è possibile segnalare l’acquisto di uno degli strumenti non ancora sequestrati per consentire la
loro messa in sicurezza.
Il Radio 226, prodotto di decadimento appartenente alla catena dell’uranio 238, che ha un tempo di dimezzamento (o emivita) di circa 1600
anni e decade, emettendo particelle alfa e radiazione gamma, in radon 222 è fortemente radiotossico, in quanto capostipite di una sottocatena dell’uranio 238, che comprende una serie di radionuclidi alfa e gamma emettitori. Il radon è la seconda causa di tumori al polmone, dopo il fumo. Nel secolo scorso il radio 226 fu ampiamente utilizzato nei poli oncologici per la cura dei tumori in brachiterapia, modalità di
radioterapia che si basa sull’impiego di sorgenti radioattive sigillate introdotte o poste a contatto dei tessuti. Veniva usato anche nelle vernici
luminescenti per quadranti e lancette di orologi, sveglie e strumentazione varia.

