L’Amministrazione Comunale di Spilamberto è stata colta di sorpresa dall’intervento realizzato sabato 16 dicembre all’ex caseificio Rangoni ed intende esprimere il proprio dissenso e il proprio rammarico per l’accaduto, in quanto un intervento di demolizione come questo avrebbe dovuto seguire un iter diverso, più condiviso.
La proprietà dovrà ora pagare il massimo della sanzione prevista in questi casi. Infatti per effettuare una demolizione su un edificio non vincolato (come in questo caso) la proprietà privata deve presentare una DIA (denuncia di inizio attività) all’Amministrazione Comunale, trenta giorni prima delle operazioni. Esiste però la possibilità di presentare la DIA tardiva, cosa che è avvenuta in questo caso. La DIA infatti è pervenuta in data odierna, lunedì 18 dicembre. A seguito di questo la proprietà dovrà pagare una sanzione per non avere rispettato i tempi fissati.
Per quanto riguarda il progetto che coinvolge l’area dell’ex caseificio, struttura risalente al periodo precedente alla seconda guerra mondiale (non alla metà dell’800 come da più parti si continua a dire), va puntualizzato che la presentazione del piano particolareggiato è avvenuta un paio di giorni fa. I documenti sono stati protocollati infatti sabato 16 dicembre e pervenuti agli uffici competenti stamattina (lunedì 18 dicembre).
Di conseguenza è importante ribadire che, sino a sabato mattina compreso, non era nelle possibilità dell’Amministrazione conoscere le intenzioni della proprietà. Anzi, nei giorni scorsi erano già state avviate consultazioni con la stessa Soprintendenza per le valutazioni del caso.

