In giugno l’inflazione a Modena su base tendenziale annua è stata calcolata in aumento (+ 1,7 per cento), così come cresce, in minore misura, anche su base congiunturale mensile (+ 0,4 % rispetto a maggio). È quanto emerge dal calcolo dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat.

Gli indici dei prezzi al consumo di giugno 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che tra la fine di maggio e il mese di giugno la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.

In particolare, in giugno risultano in aumento le divisioni: servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,9 %); mobili, articoli e servizi per la casa (+ 1,9 %); trasporti (+ 0,8 %); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,2 %); abbigliamento e calzature (+ 0,1 %). Si registra invece un calo per comunicazioni (- 1 %) e bevande alcoliche e tabacchi (- 0,7 %; entrambe queste divisioni di spesa sono a rilevazione centralizzata nazionale), così come prodotti alimentari e bevande analcoliche (- 0,3 %), altri beni e servizi (- 0,3 %) e servizi sanitari e spese per la salute (- 0,1 %). Ancora invariata, rispetto al mese precedente, la voce sull’istruzione; nessun cambiamento nemmeno per ricreazione, spettacoli e cultura.

Sempre nello stesso periodo, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in lieve aumento sul totale dei beni (+ 0,1 %): crescono gli energetici (+ 0,5 %) e gli altri beni (+ 0,3 %), mentre calano i beni alimentari (- 0,5 %). Crescono anche i servizi (+ 0,6 %), determinato specialmente dal rialzo dei servizi ricreativi, culturali e cura della persona (+ 1,5 %) e dei servizi relativi ai trasporti (+ 0,7 %). Stabili i tabacchi.

Le divisioni “Mobili, articoli e servizi casa” e “Servizi ricettivi e ristorazione” (+ 1,9 % per entrambe) si dimostrano quelle con l’aumento percentuale più rilevante: per la prima voce, si registra un trend decisamente positivo di quasi la totalità delle classi di spesa; da segnalare specialmente i rialzi su: mobili e arredi, cristalleria e stoviglie, riparazione di mobili e arredi; calano solamente i piccoli elettrodomestici. Per la seconda, l’inizio della stagione estiva e l’allentamento delle misure restrittive portano a un netto incremento dei servizi di alloggio, che trascina tutta la categoria in positivo. Per gli stessi motivi risulta in forte crescita anche “Trasporti” (+ 0,8 %): l’accelerazione delle spese sul trasporto aereo è accompagnata dagli incrementi del trasporto su rotaia, del noleggio di mezzi di trasporto e dai carburanti, che contribuiscono alla risalita della categoria.

Un lieve aumento riguarda infine i “Abitazione, acqua ed energetici” (+ 0,2 %) e “Abbigliamento e calzature” (+ 0,1 %); per la prima voce, si riscontra l’ascesa delle spese condominiali, del gasolio da riscaldamento e dell’energia elettrica (nello specifico, l’energia a mercato tutelato rimane stabile, mentre cresce quella a libero mercato). Per la seconda, si nota che la divisione è quasi interamente invariata rispetto a maggio ma i rialzi sugli accessori (per esempio guanti e cravatte) determinano un modesto aumento complessivo.

La divisione che, al contrario, nel mese di giugno 2021 segna il calo più significativo è “Comunicazioni” (- 1 %), in conseguenza del decremento delle spese sugli apparecchi di telefonia fissa e mobile; in calo anche i servizi di telefonia. Un calo significativo interessa anche “Bevande alcoliche e tabacchi” (- 0,7 %), frutta di una “frenata” dei prezzi di vini, liquori e birre; sono stabili, invece, i tabacchi.

Flessione pure per “Alimentari e bevande analcoliche” e “Altri beni e servizi” con un – 0,3 % per entrambe; per la prima voce, i ribassi su vegetali, frutta, oli e grassi determinano il segno negativo della categoria, all’interno della quale si distinguono comunque gli aumenti su pane e cereali, latticini e sugli ittici. Per la seconda, mentre sono in crescita le assicurazioni relative alla salute, calano le assicurazioni sui mezzi di trasporto, oltre agli apparecchi elettrici per la cura della persona. Un lieve calo caratterizza anche l’andamento di “Servizi sanitari e spese per la salute” (- 0,1 %), per via dei lievi ribassi su prodotti farmaceutici e medicali, mentre sono stabili i servizi medici e ospedalieri.

Da segnalare infine che la divisione “Ricreazione, spettacoli e cultura” rimane invariata nonostante gli andamenti molto diversificati: nel dettaglio, aumentano le spese per gli apparecchi fotografici e audiovisivi; i servizi ricreativi, sportivi e culturali. Per contro, sono in calo i supporti di registrazione, le tv e i prodotti per animali domestici.

Sul sito del Servizio statistica del Comune (www.comune.modena.it/servizio-statistica/pagine-tematiche/prezzi) sono consultabili anche i dati sull’inflazione dei mesi precedenti.